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Top Secret! | Val Kilmer, Jerry Zucker e il mito di Elvis in una follia ancora geniale

Omar Sharif, Zucker-Abrahams-Zucker, la Paramount: ma fa ancora ridere quarant’anni dopo? Sì

Val Kilmer dentro la follia di Top Secret!

ROMA – Che ci crediate o meno ma Elvis Presley è stato – oltre che rockstar totale e il più grande cantante che la storia ricordi – anche un agente dell’FBI. E no, non è l’ennesima bufala mascherata da leggenda metropolitana dei suoi seguaci. All’apice del successo, sul finire del 1970, chiese e ottenne un colloquio all’allora Presidente Richard Nixon avanzandogli la suggestiva richiesta a cui Nixon, incredibilmente, disse si nominandolo – a pieno titolo – agente dell’FBI, sezione narcotici. Il tutto finì anche in un film, con Michael Shannon nel ruolo di Elvis: Elvis & Nixon (ve lo avevamo raccontato qui). Sì, ma perché vi raccontiamo questo retroscena? Perché quella suggestione balenò per anni nella testa di David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker, meglio noti come ZAZ – Zucker-Abrahams-Zucker, e all’indomani del successo al botteghino de L’aereo più pazzo del mondo serviva bissare il successo con qualcosa di ugualmente clamoroso. Era il 1983 e quel qualcosa divenne Top Secret!

Top Secret! fu distribuito nei cinema statunitensi il 22 giugno 1984
Top Secret! fu distribuito nei cinema americani il 22 giugno 1984

Prima però c’era stata la televisione con Quelli della pallottola spuntata, un serial dalla vita molto infelice che durò appena sei puntate ma che darà poi il là alla fortunata trilogia de Una pallottola spuntata. David Zucker sapeva cosa voleva, ma non sapeva dove trovarlo: «Avevamo solo bisogno di un argomento di cui saremmo stati entusiasti. Volevamo che Top Secret! non fosse necessariamente radicato nella realtà, avrebbe avuto una sorta di accresciuto senso di follia, anche in funzione dei generi che stavamo scegliendo: un ibrido tra i numerosi film girati da Elvis e i film della Seconda Guerra Mondiale». Dello stesso entusiasmo la Paramount che diede praticamente carta bianca creativa ai Zucker-Abrahams-Zucker e un assegno da 9 milioni di dollari di budget che furono raddoppiati dagli oltre 20 milioni di incasso al botteghino che resero Top Secret!, un autentico box-office bomb seppur magro, non fosse altro se paragonato ai contemporanei Ghostbusters e Gremlins.

Val Kilmer in una scena di Top Secret!
Val Kilmer è Nick Rivers. L’attore era al suo debutto.

Entrambi distribuiti l’8 giugno 1984, spezzarono l’audience generalista statunitense in due incassando oltre 200 milioni di dollari a testa: 295 milioni Ghostbusters e 212 milioni invece Gremlins. Ci sarebbe dovuto essere anche Top Secret! là in mezzo, questo finché la stessa Paramount, dopo attente riflessioni, non scelse di accedere alla finestra distributiva soltanto a partire dal 22 giugno successivo. Scelsero bene, specie dopo l’illustre precedente dell’estate di due anni prima: nel giugno 1982 E.T. – L’extra-terrestre e La cosa – entrambi Universal Pictures – e il terzo incomodo Blade Runner (qui per il nostro Longform) quasi contemporaneamente in sala. E l’entusiasmo scemò però, in particolare in David Zucker che negli anni ha addirittura finito con il dissociarsi del tutto dal prodotto-finito: «Top Secret!? Un film molto divertente, ma in realtà non è un buon film…».

Lucy Gutteridge in una scena di Top Secret!
Lucy Gutteridge è Hillary Flammond

Il motivo di simile parole? L’assenza di una struttura forte: «Da L’aereo più pazzo del mondo abbiamo imparato che per avere un film bastava riempire 90 minuti di battute. Top Secret! non aveva però una trama o personaggi reali, nemmeno una vera struttura, è più un libro di barzellette che un film». Vero? Non proprio. C’è una struttura in Top Secret! – oggi lo trovate in streaming su Paramount +, Rakuten e CHILI – ed è anche ben definita: una perfetta ed equilibrata miscellanea narrativo-parodistica dei film bellici sulla Resistenza francese, dei film musicali – e in particolare di quelli di Elvis, come detto – degli anni Cinquanta sullo sfondo di una vicenda spy degna di Intrigo internazionale. Non solo: il film è poi arricchito di dichiarati omaggi a La grande fuga, Il mago di Oz e Lo squalo, con un umorismo fine di puro nonsense per certi versi molto più riuscito rispetto al tanto celebrato L’aereo più pazzo del mondo.

Perfino un omaggio a Pac-Man nella girandola di citazioni di Top Secret!

Ma soprattutto qui c’è da un Val Kilmer stratosferico, talmente convincente nel prestare volto-e-corpo al cantante surf rock Nick Rivers da, non solo aver inciso da sé tutte le canzoni – dalla cover di Tutti Frutti di Little Richard alla versione targata Zucker-Abrahams-Zucker di Are You Lonesome Tonight?, passando per How Silly Can You Get, Spend This Night with Me e Straighten Out the Rug – ma da aver perfino ottenuto un certificato di immersione ad honorem dopo il formidabile climax di combattimento subacqueo. Tutto questo al suo primo ruolo accreditato, ma non alla sua prima volta. I Zucker-Abrahams-Zucker lo pescarono assistendo, nel 1983, a una commedia teatrale, The Slab Boys il titolo – per cui rinunciò a un ruolo ne I ragazzi della 56° Strada – in cui divise la scena con tre nomi che avremmo imparato a conoscere: Sean Penn, Kevin Bacon e Jackie Earle Haley.

Michael Gough in una scena di Top Secret!
Michael Gough è il Dottor Flammond

Tra l’altro, il 1984 fu un anno importante per Val Kilmer, perché prese parte a un ABC Afternoon Special dal titolo One Too Many, un format educativo sull’importanza di non bere prima di mettersi alla guida in coppia con una giovane Michelle Pfeiffer che di lì a poco avrebbe visto la sua vita cambiare con Scarface (qui per il nostro Longform), oltre che auto-pubblicare una raccolta di poesie dal titolo My Edens After Burns (oggi pressoché introvabile se non di seconda mano e a pezzi proibitivi). Per certi versi quindi Top Secret! non poteva che essere la ciliegina sulla torta di un periodo molto proficuo e ricco in termini artistici per Kilmer che voleva talmente la parte di Rivers da presentarsi all’audizione vestito da Elvis.

La memorabile sequenza subacquea di Top Secret!

La cosa divertì tantissimo Abrahams: «Mi piace pensare a Rivers come il ruolo che Elvis non ha mai avuto ma avrebbe dovuto avere». Ironicamente, nove anni dopo Top Secret!, Kilmer farà ancora Elvis. Il vero Elvis però, seppur ribattezzato Mentore per evitare inutili noie legali con la Presley Estate, ritagliandosi un cameo eccezionale in quel Una vita al massimo (qui per il nostro Longform) sempre troppo poco celebrato, perfetto punto di congiunzione filmica tra Quentin Tarantino e Tony Scott, che lo vide piccola aggiunta eccezionale di un cast da sogno comprendente, oltre a Christian Slater e Patricia Arquette, Samuel L. Jackson, Brad Pitt, Gary Oldman, Tom Sizemore, Chris Penn, Dennis Hopper e Christopher Walken per citarne alcuni. Top Secret! gli cambiò la vita, è vero, ma non gli fece mai montare la testa.

Peter Cushing in una scena di Top Secret!
Peter Cushing è Sven Jorgensen

Basti pensare come, all’indomani dal rilascio in sala, Kilmer scelse di staccare la spina e viaggiare per tutta l’Europa zaino in spalla. Questo fino al successivo Scuola di geni e infine Top Gun (qui per il nostro Storie) che come Iceman, in coppia con Tom Maverick Cruise, lo lanciò definitivamente nel cinema che conta. Se è vero però che di Top Secret! è certamente Kilmer il cuore e l’anima pulsante del film, da non dimenticare, oltre al contributo di un’intensa Lucy Gutteridge scoperta dai Zucker-Abrahams-Zucker assistendo a una produzione teatrale: il Nicholas Nickelby della Royal Shakespeare Company, quello di Peter Cushing all’ultimo ruolo hollywoodiano, Michael Gough, Jeremy Kemp, oltre che di un Omar Sharif sorprendente come linea comica che accettò di buon grado l’offerta del trio di registi.

Omar Sharif in una scena di Top Secret!
Omar Sharif è l’Agente Cedric

Per ringraziarlo sembrerebbe che i Zucker-Abrahams-Zucker lo invitarono a una cena a riprese ultimate (poco meno di una settimana, in Top Secret! il suo è poco più di un cameo), invito che l’ex-Sceriffo Ali di Lawrence d’Arabia (qui per il nostro Longform) accettò di buon grado. Dopo avergli preparato una cena speciale (e costosissima), i Zucker-Abrahams-Zucker scoprirono, loro malgrado che Sharif, in realtà, era già sul volo di ritorno per la Francia. Raggiunto telefonicamente disse loro: «È tradizione della mia cultura non rifiutare nessuna offerta. Vi faccio un esempio: se qualcuno ti offre da bere tu accetti anche se sei sicuro che non lo berrai». Un’altra grande storia e una gag degna proprio della ZAZ…

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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