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Black Mass | Johnny Depp, South Boston e l’impero criminale di Whitey Bulger

La vicenda di uno dei ricercati più famosi d’America in un biopic diretto da Scott Cooper

Johnny Depp in Black Mass
Johnny Depp in una scena di Black Mass

MILANO – Sì, la storia è vera, anzi di più, perché per anni James Joseph Bulger Junior soprannominato Whitey è stato uno dei criminali più ricercati negli Stati Uniti, tanto da risultare secondo solo a Osama Bin Laden. La sua vicenda venne raccontata per la prima volta in un libro, Black Mass – The Irish Mob, The FBI and a Devil’s Deal a cura dei giornalisti Dick Lehr e Gerald O’Neill (in Italia è stato pubblicato da Rizzoli) e diventò poi un film nel 2015, Black Mass – L’ultimo gangster, diretto da Scott Cooper e interpretato da Johnny Depp, che portò il film anche alla Mostra di Venezia. I due giornalisti seguirono l’inchiesta per conto del Boston Globe, famoso quotidiano avvezzo a questo tipo di indagini: basti pensare che negli stessi anni in cui veniva pubblicato il libro su Bulger, un’altra squadra seguiva quello che sarebbe passato alla storia come il caso Spotlight, divenuto poi un film da Oscar.

Johnny Depp è Whitey Bulger
Johnny Depp è Whitey Bulger

Ma la storia di James “Whitey” Bulger inizia molto tempo prima, negli anni Settanta, quando diventa il capo della Winter Hill Gang, gruppo mafioso di stampo irlandese. Allora Bulger aveva già servito nell’esercito e aveva scontato alcuni anni ad Alcatraz per una serie di rapine a diverse banche, ma la scalata per controllare gli affari illegali di South Boston prospettava un acceso scontro con la famiglia italiana rivale, gli Angiulo. Qui, entra in scena John Connelly. I due erano cresciuti insieme nel Massachusetts e si erano poi separati seguendo strade diverse, uno nel crimine e l’altro nella legalità. Quando l’uomo torna nella propria città di origine, trova le cose molto cambiate.

Black Mass
La foto scattata dalla polizia di Boston a James “Whitey” Bulger dopo l’arresto

Il suo vecchio amico è ormai un boss affermato, il fratello, William Bulger (in Black Mass interpretato da Benedict Cumberbatch), è un politico influente e lui è un agente dell’FBI alle prime armi. Nei giochi di potere e ambizione, ecco che Connelly intravede una possibilità per fare carriera e i due amici d’infanzia si riuniscono per stringere un accordo che avrebbe giovato a entrambe le parti: Connelly si offre di aiutare Bulger nella lotta contro la famiglia Angiulo, ottenendo così credito agli occhi dei Federali. Il patto resse per molti anni, fino ai primi anni Novanta, quando il maxi processo condannò quasi tutti i membri della Winter Hill Gang e sui giornali apparivano le prime indiscrezioni di un tacito accordo tra il governo e il boss criminale. Da qui inizia la latitanza di James Bulger, che venne arrestato solo nel 2011 a Santa Monica, mentre Connelly venne condannato tre anni prima.

Benedict Cumberbatch e Johnny Depp in Black Mass
Benedict Cumberbatch e Johnny Depp in Black Mass

E se c’è una cosa che il cinema insegna fin dalle sue origini, è che la figura del gangster ha sempre affascinato l’immaginario degli States e James Bulger non fa eccezione. Già la sua storia aveva ispirato il personaggio di Frank Costello, interpretato da Jack Nicholson in The Departed. Un ultimo aneddoto completa infine la storia di Black Mass: il diretto interessato non ha apprezzato l’essere trasformato nel soggetto di un film. Dal carcere, infatti, prima della morte (avvenuta nel 2018) Bulger ha fatto sapere che criticava fortemente l’interpretazione di Depp e la resa della sua storia, che metterebbe in luce solo le azioni negative quando l’attenzione dell’opinione pubblica dovrebbe concentrarsi su altro. Paradossi tra cinema e realtà…

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