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Gli strani misteri di Poltergeist: il film è maledetto?

Morti, scomparse, malattie. E quell’idea di Spielberg. Realtà o leggenda?

La celebre sequenza di Poltergeist – Demoniache Presenze in cui la piccola Heather O’Rourke veniva risucchiata dal televisore è solo uno dei motivi che rendono celebre il cult del 1982, diretto da Tobe Hooper. Un altro, decisamente più inquietante, è invece legato alla presunta maledizione che avrebbe colpito il film, causando bizzarri incidenti e le morti violente di alcuni membri del cast. Poltergeist narrava la storia di una famiglia la cui casa, costruita sopra a un vecchio cimitero, diventava vittima di un’infestazione, che culminava con il rapimento della figlia più piccola, risucchiata dal televisore. Aiutata da una medium, la bimba riusciva poi a ricongiungersi alla famiglia, che poi se ne andava per sempre dalla casa maledetta.

Steven Spielberg e Tobe Hooper sul set di Poltergeist

Se la regia del film porta la firma di Tobe Hooper, il soggetto e la sceneggiatura arrivavano dalla mente di Steven Spielberg, colpevole – secondo la leggenda – di aver involontariamente scatenato la maledizione: pare infatti che il regista, in una scena in cui i personaggi venivano attaccati da scheletri viventi, avesse insistito per usarne di veri, che erano più economici di quelli di plastica. Zelda Rubinstein, che interpretava la medium, ammise poi di aver avuto una visione del suo cane (sigh) prima che morisse e inoltre – ogni volta che tornava a casa dopo una giornata sul set – diceva di trovare le foto appese al muro inspiegabilmente storte.

Se quanto scritto finora può francamente far sorridere, più inquietanti risultano le numerose morti legate al film e ai due sequel: Poltergeist II – L’altra dimensione (1986) e Poltergeist III (1988). La prima riguarda proprio la piccola Heather O’Rourke, protagonista in tutti i film, ma morì tragicamente prima di poter vedere il terzo: nel 1988, infatti, una complicazione dovuta al morbo di Crohn la uccise mentre la operavano. Aveva tredici anni. Altrettanto tragica fu la sorte di Dominique Dunne, che nel film era sua sorella maggiore: l’attrice venne infatti strangolata dal suo ex fidanzato. Era il 1982. Aveva soltanto ventitré anni. Un’altra morte strana fu quella di Lou Perry, anche lui tra gli interpreti del primo Poltergeist: sebbene sia avvenuta nel 2004, molto tempo dopo, risulta ugualmente agghiacciante, visto che l’attore fu ucciso a colpi d’accetta da un malato di mente nella sua casa di Austin, nel Texas.

Steven Spielberg, Craig T. Nelson e James Karen sul set del primo Poltergeist.

Le restanti due morti che hanno colpito la saga, avvenute rispettivamente nel 1985 e nel 1987, riguardano due volti noti come il grande Julian Beck e Will Sampson, entrambi in Poltergeist II: il primo morì di cancro allo stomaco a sessant’anni; il secondo, invece, si spense a cinquantatré a causa di un’insufficienza renale. Presi singolarmente questi decessi possono essere catalogati come disgrazie o, nel caso degli ultimi due, dipartite naturali, ma quello che inquieta è che tutte queste persone avevano avuto a che fare con il film. La maledizione è reale? Non lo sapremo mai, ma quello di Poltergeist rimane ancora oggi uno dei misteri più inquietanti del mondo del cinema.

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