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Robert Guédiguian, tra ricordi, rimpianti e La Villa

L’ultimo film dell’autore francese sarà in sala in primavera con Parthénos

Adesso finalmente è ufficiale: dopo il passaggio alla scorsa Mostra di Venezia e gli applausi ricevuti in concorso al Lido, La villa, ultima opera del regista francese Robert Guédiguian, arriverà in sala in primavera grazie alla distribuzione di Parthénos. Una buona notizia per chi ama il cinema d’autore e in particolare i film del marsigliese che qui – a quasi trent’anni dall’esordio Dernier été –  firma uno dei suoi lavori opere più intimi e delicati, in bilico tra attualità e biografia.

Ma di cosa parla La villa? In una baia nei pressi di Marsiglia sorge una villa di proprietà di un anziano signore. I suoi tre figli si raccolgono attorno a lui per celebrarne gli ultimi giorni di vita: Angela (Ariane Ascaride) è un’attrice che vive a Parigi; Joseph (Jean-Pierre Darroussin) è un uomo insicuro che si è innamorato di una ragazza che ha la metà dei suoi anni; Armand (Gérard Meylan), l’unico a essere rimasto a vivere a Marsiglia per gestire il ristorante di famiglia. Sarà il momento per un bilancio, tra ricordi e ideali, fino a quando un arrivo inatteso cambierà le carte in tavola e ricorderà ai tre fratelli quello che sono stati.

«La calanque de Méjean, nei pressi di Marsiglia, mi ha sempre fatto pensare a un teatro», ha spiegato Guédiguian l’origine del film, «Le casette incastonate nelle colline sembrano nulla più che facciate l’apertura sul mare trasforma l’orizzonte in un fondale, come una tela dipinta, soprattutto con la luce invernale quando ormai tutti se ne sono andati. Allora diventa un set abbandonato, malinconico e bellissimo. All’interno di questa bolla all’aria aperta, alcuni fratelli e sorelle, padri e madri, amici e amanti si confrontano sugli amori del passato e sugli amori che verranno».

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