Damiano Panattoni ROMA – Vero o falso, ci si chiede alla fine di Gold – La grande truffa – lo trovate su CHILI – con protagonista un sempre ottimo Matthew McConaughey. Il film diretto da Stephe Gaghan, è liberamente ispirato alla storia vera dello scandalo minerario messo in piedi dalla compagnia canadese Bre-X, nel 1993. Come molte volte accade, alcuni fatti e alcuni personaggi sono stati rivisti e stravolti per essere adattati cinematograficamente. A cominciare dal protagonista: David Walsh, proprietario dell’azienda canadese incriminata, la Bre-X, diventa Kenny Wells manager della Woshoe, che si trova a Reno, in Nevada.
Wells, essenzialmente, è un uomo d’affari in cerca di fortuna. Un giorno con l’aiuto del geologo Michael Acosta (Edgar Ramirez nel film), Wells sembra aver scoperto nella inesplorata giungla indonesiana una delle più grandi e prolifiche miniere d’oro che lo farebbe diventare ricco, salvando così le consistenti perdite della società costantemente in rosso. E il personaggio di Acosta è sia Michael de Guzman, che ha stimato il valore del sito, sia John Felderhof, che informò Welles dell’oro in Indonesia.
La storia di Gold, poi, prosegue pressoché fedelmente alla cronaca: il ritrovamento di questo oro non è reale, bensì una truffa a regola d’arte, con i campioni minerari ricoperti da una semplice polvere d’oro. Walsh fu indagato per frode ma, a suo modo, era anche un truffato, dato che gestiva solamente la parte economica dell’affare e non la parte operativa, non venendo condannato in sede di processo. Insieme ai due soci aveva venduto una quota della società e, poco dopo l’esplosione del caso, de Guzman perse la vita in un incidente in elicottero. Strano però che di lui venne ritrovato il corpo, ma senza mani, senza piedi e… senza faccia.
Si disse che fu ucciso dal governo indonesiano, altri dissero – forse romanzando la situazione – che abbia finto la sua morte. Per quanto riguarda la fine di Gold, la sceneggiatura mantiene fede alla storia vera, enfatizzando però sul legame d’amicizia tra Kenny e Michael, mettendo sotto altra luce i fatti, le svolte e i personaggi, rimodulando le molte teorie che girano attorno alla vicenda. Ma una, sicuramente, è da smentire: la scena in cui Kenny Wells viene sfidato dal figlio del presidente ad accarezzare una tigre. La trattativa si consumò con una semplice firma…
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