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Top Gun | Tom Cruise, la Saab e quell’articolo che anticipava la storia di un cult

Era il maggio del 1983 quando un articolo ispirò la sceneggiatura del film. Ecco come andò…

Tom Cruise nel ruolo di Maverick in Top Gun. Il film uscì in Italia il 18 settembre 1986.

MILANO – All’inizio di tutto ci fu un articolo. Solo un articolo. Era il maggio del 1983, ancora non esisteva il web ed era tutto molto più semplice e lineare. All’interno di una rivista chiamata semplicemente California, ad un certo punto appariva un servizio, un lungo articolo che titolava: Top Guns. Scritto da Ehud Yonay, era il resoconto del giornalista che seguiva da vicino un pilota di F-14 e un RIO (Radar Intercept Officers) durante il loro addestramento nella United States Navy Fighter Weapons School, ovvero la scuola di combattimento per piloti della Marina Militare a Miramar, in California. Il pilota che veniva seguito si chiamava Alex Hnarakis detto Yogi e sarebbe destinato a diventare l’ispirazione principale per la costruzione del personaggio di Pete Mitchell detto Maverick, che sarebbe poi stato interpretato da Tom Cruise.

L’articolo da cui cominciò tutto: era il maggio del 1983.

«At Mach 2 and 40,000 feet over California, it’s always high noon»: cominciava così l’articolo, che poi si lanciava in un resoconto dettagliato della vita dei due piloti alla base, intervistati dallo stesso Yonay in diversi momenti durante quasi un mese di incontri e visite. Un reportage per capire come vivevano e cosa pensavano, un viaggio costruito dall’interno. Dopo la pubblicazione, a maggio del 1983 – come detto – il reportage venne ripubblicato sul Reader’s Digest che, in qualche modo, finì su una scrivania di un ufficio di Hollywood. Non un ufficio qualsiasi però, ma quello di Jerry Bruckheimer e Don Simpson che immediatamente fiutarono lì dentro una grande sceneggiatura. Bruckheimer – che era già reduce dai successi di Flashdance e Beverly Hills Cop – prese il telefono e mise subito la storia in mano a due sceneggiatori, Jim Cash e Jack Epps Jr. chiedendogli di tirarci fuori uno script decente.

top gun storia vera
Possum e Yogi, i veri Top Gun, fotografati nel servizio.

Top Gun cominciò così a prendere forma qualche mese dopo, nel 1985. La sceneggiatura era pronta, mancava il regista. Bruckheimer decise di compiere un azzardo totale: Tony Scott. Scott fino a quel momento aveva diretto solo un film, Miriam si sveglia a mezzanotte con Susan Sarandon e David Bowie e aveva una formazione decisamente molto più artistica rispetto alle idee da blockbuster di Bruckheimer per cui il botteghino era l’unico credo. «Mi dissero che avevano visto lo spot che avevo girato per la Saab, per questo mi volevano», ricordò poi Scott, «così li ascoltai e cominciai a pensare a Top Gun come una sorta di Apocalypse Now, ma in volo. A Jerry però non piacque molto l’idea, mi fermò subito. Lì capii cosa voleva: rock’n’roll in aria. Voleva rock’n’roll». Guardate lo spot della Saab oggi su You Tube e capirete molte cose (lo potete vedere qui). L’estetica di Top Gun è già quasi tutta lì.

Tom Cruise e Tony Scott sul set di Top Gun. Era il 1985.

I problemi arrivarono però con il cast: Val Kilmer, reduce dal successo di Top Secret!, non ne voleva proprio sapere e fu costretto da obblighi contrattuali a girare il film, mentre rifiutava deciso anche Velluto Blu e Dune (non proprio lungimirante il ragazzo). Anche Tom Cruise però era molto scettico. Dopo aver girato con Francis Ford Coppola nel 1983 I ragazzi della 56 strada, aveva finalmente raggiunto il successo con il primo ruolo da protagonista in Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano e non voleva commettere errori. «Sì, Tom era molto scettico», ha ricordato Bruckheimer, «così lo feci arrivare a Miramar e lo spedii in volo su un F-14. Quando scese era entusiasta. Mi guardò e mi disse: “Ci sono”». Il resto è storia: il 12 maggio del 1986, a New York, ci fu la prima di Top Gun. Nel giro di pochi mesi il film incassò 370 milioni di dollari diventando uno dei titoli più visti dell’anno. In Italia uscì il 18 settembre dello stesso anno e fu il maggior incasso della stagione, secondo solo a Il nome della rosa.

Meg Ryan tra Tom Cruise e Anthony Edwards in una scena di Top Gun.

Top Gun spedì Cruise nella Top 20 di Hollywood, ma servì come rampa di lancio anche a Meg Ryan, Val Kilmer e ovviamente a Tony Scott a cui Bruckheimer affidò subito Eddie Murphy e il sequel Beverly Hills Cop II. Quasi quattro decenni dopo le cose sono cambiate: il povero Scott è morto suicida nel 2012, Meg Ryan e Val Kilmer sono da tempo stelle sbiadite, ma il mito di Top Gun dopo il miliardo e mezzo di dollari incassato da Top Gun: Maverick non è mai stato più vivo tanto che sulla scrivania di Bruckheimer ci sarebbe già la bozza della sceneggiatura di Top Gun 3 che aspetta solo l’approvazione di Tom Cruise. E la leggenda continua…

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