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Dagli anni Ottanta a oggi | Perché il 2020 sarà l’anno di Top Gun: Maverick

Operazione nostalgia o film moderno? La risposta la avremo a giugno. E noi lo aspettiamo curiosi

Top Gun
Il ritorno di Maverick

MILANO – Trentaquattro anni sono passati dall’anno di uscita del primo Top Gun. Un film che divenne subito immortale per la capacità di celebrare vizi e virtù degli anni Ottanta. I secondi volontariamente, mentre i primi molto meno, ma ai fan poco importava all’epoca e ancora poco importa oggi. Perché Top Gun era gli anni Ottanta (per averne conferma, rivedetelo su CHILI). Testosteronico, bellicoso, privo del senso del ridicolo, muscolare e sbruffone. Erano tempi in cui i nemici degli americani erano i russi. Anzi, erano coloro che ancora facevano tanta paura, benché fossero a un passo dal tramonto politico: i comunisti.

Top Gun il sequel
Miles Teller, new entry di Top Gun: Maverick

Top Gun celebrava la forza militare americana mettendo al centro della storia gli F-14 Tomcat e i suoi piloti: un placement dal successo irripetibile che rese immortale quel modello di caccia. La pellicola di Tony Scott ne celebrava anche la superiorità sulle forze aeree sovietiche con quella scena indimenticabile (e improbabile) di un ingaggio che si concludeva con il volo rovesciato del Tomcat di Maverick a pochi metri dal MIG, con foto ricordo annessa.

Top Gun il sequel
Tom Cruise sul set di Top Gun: Maverick

Nel 1986 c’era ancora una cortina di ferro a dividere il mondo e i buoni stavano per vincere, sbaragliando i cattivi. Ma Top Gun era soprattutto la celebrazione dello stile di vita degli Eighties. La trama del film era il pretesto per raccontare i successi professionali e personal/sentimentali dei due personaggi interpretati da Tom Cruise e Val Kilmer, maschi alfa vincenti, individualisti che non facevano squadra ma costruivano il proprio successo grazie alla loro ipercompetitività cannibale.

Top Gun il sequel
Maschi alfa a confronto

Top Gun era la celebrazione di quei valori che diedero un’identità forte e unica agli anni ’80. Erano altri tempi, per certi versi molto lontani e diversi dal 2020. Eppure le scorie più inquinanti e gli effetti più nefasti sono ancora tutti lì, colati in profondità nel tessuto sociale. Soprattutto in Italia, dove per una parte rilevante della popolazione gli anni Ottanta hanno finito per essere idealizzati, i danni (a partire da quelli economici) rimossi e lo stile di vita gioiosamente irresponsabile celebrato a colpi di trenini diretti verso il baratro al ritmo di “Maracaibo, mare forza 9″.

Top Gun il sequel
Dagli anni ’80 a oggi

Aspettiamo anche noi di vedere Top Gun: Maverick il prossimo giugno con la curiosità di capire non solo se riuscirà a replicare il successo dell’originale, ma anche come intende farlo, se attraverso la ripetizione dei vecchi clichè o seguendo strade diverse, magari più complicate e moderne, lontane da quell’Operazione Nostalgia che sarebbe la via più semplice per acchiappare i gonzi di mezz’età orfani di quegli anni. Già pronti a rispolverare Ray-Ban Aviator e giubbotti Avirex in pelle.

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Qui potete vedere il trailer ufficiale di Top Gun: Maverick

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