in

Vi presento Christopher Robin | A.A. Milne, quella fotografia e la nascita di Winnie The Pooh

Un padre, un figlio, Margot Robbie prima di Barbie e la storia vera (e triste) del film di Simon Curtis

Vi presento Christopher Robin
Domhnall Gleeson e Margot Robbie in Vi presento Christopher Robin.

ROMA – Londra, 1925. Al numero 11 di Mallord Street, nell’elegante quartiere di Chelsea, Christopher M. Robin, per tutti Billy Moon, guarda dritto verso l’obiettivo mentre se ne sta seduto sulle ginocchia del padre, un assorto A.A. Milne. Uno scatto di famiglia, rivelatore involontario della distanza emotiva che attraverserà il loro rapporto per tutta la vita. Solo un anno prima il drammaturgo aveva dato alle stampe When We Were Very Young, raccolta di poesie per bambini che segnò l’esordio letterario di Winnie Pooh. Il celebre orsetto, ispirato proprio ad Edward, l’animale di pezza regalato al figlio per il suo primo compleanno (ribattezzato in onore di Winnipeg, orso canadese mascotte della Grande Guerra ospite dello zoo di Londra), che di lì a poco avrebbe goduto di fama mondiale.

Vi presento Christopher Robin
Vi presento Christopher Robin

Merito anche di una casa di campagna adiacente ad un bosco, comprata da Milne nell’East Sussex (rilevata poi da Brian Jones che vi morì nel ’69), scenario di fantasia ideale per le avventure di Winnie e del suo amico Christopher Robin. A.A. Milne non si limitò, infatti, a dar vita al giocattolo dal figlio ma s’ispirò a lui per tratteggiare la figura del bambino dei suoi libri. Una scelta rimpianta amaramente da entrambi. Da una parte lo scrittore intrappolato nel ruolo di autore di Winnie the Pooh, geloso delle attenzioni di stampa e lettori riservate al piccolo, dall’altra, un ragazzo bullizzato e “derubato” dell’infanzia che, quando da adulto aprì una sua libreria, si rifiuterà di vendere quei libri. «Era arrivato dove si trovava arrampicandosi sulle mie spalle», raccontò anni dopo, «Mi aveva strappato il mio buon nome e mi aveva lasciato solo la fama di essere suo figlio».

“No, tesoro, Barbie non c’è”. Margot Robbie con Tigro…

Un legame complesso raccontato da Simon Curtis in Vi presento Christopher Robin con Domhnall Gleeson e Margot Robbie – molto prima di Barbie e della Mattel – nei ruoli del romanziere e di sua moglie Daphne de Sélincourt, madre distante che affidò il figlio alle cure della bambinaia Olive (Kelly MacDonald). Una storia (molto) triste, fatta di sensi di colpa e risentimento, che ha dato però vita ad uno dei personaggi letterari più amati e conosciuti di sempre. Quel peluche – comprato nel reparto giocattoli di Harrods nel 1921 – oggi sta sotto una teca di vetro in compagnia di Ih-Oh, Tigro, Cangu e Pimpi in una stanza della New York Public Library, alle spalle di Bryant Park, a guardare bambini sfogliare, per la prima volta, un libro. E chissà non s’imbattano in Christopher Robin mentre passeggia canticchiando per il bosco dei cento acri…

  • HOT CORN KIDS | Film e serie per bambini secondo Hot Corn
  • VIDEO | Qui il trailer di Vi presento Christopher Robin

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un Commento

The Palace

The Palace | Roman Polański, la notte di Capodanno e l’apparizione di Mickey Rourke

Con la grazia di un Dio

Con La Grazia Di Un Dio | Cosa succede se Alessandro Roia dirige Tommaso Ragno?