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Joel ed Ethan Coen: «Il nostro bizzarro Western, tra Sergio Leone e Netflix»

Le influenze, la realizzazione, il ricordo di quella volta al cinema: i registi e il nuovo film diviso in sei parti

Joel ed Ethan Coen non potrebbero essere più diversi tra loro: uno arriva canticchiando, l’altro sbirciando il pubblico dal bordo degli occhiali, con fare indagatorio. Diventano però un’unica voce dietro la macchina da presa. Vibrante, surreale e unica come solo i loro film sanno essere. A #Venezia75 debuttano per Netflix con The Ballad of Buster Scruggs, antologia western in sei episodi che i Premi Oscar hanno scritto e pensato senza aggiustare il tiro, per adattarlo al formato della piattaforma streaming. D’altronde la pellicola debutterà anche in alcune sale statunitensi. Strizzando l’occhio ad un genere che amano molto, e con svariati riferimenti agli spaghetti western, questo dinamico duo cambia rotta rispetto a Il Grinta ma cavalca comunque la fortuna di un genere mai come ora tanto in auge, assemblando un cast a dir poco variegato che comprende, addirittura, Liam Neeson e James Franco.

I Fratelli Coen durante la conferenza stampa.

WESTERN I LOVE YOU «La prima volta che siamo andati al cinema a vedere un western, Invito ad una Sparatoria, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un’avventura. Avevamo circa 9 e 11 anni e non avevamo scuola, perché quel giorno era una ricorrenza ebraica, così abbiamo tentato di intrufolarci di nascosto in sala. Siamo stati subito beccati e portati nell’ufficio del direttore che ci ha redarguito con veemenza: “Come mai voi due non siete a lezione?”. E noi: “Ma oggi è vacanza”. Niente da fare, alla fine non ha funzionato e la ramanzina ci ha fatto perdere la proiezione».

Fratelli Coen Venezia
Joel Coen.

LE INFLUENZE «Questo genere ci sta molto a cuore, siamo cresciuti ossessionati dal lavoro di Sergio Leone e infatti nel film vedrete più di qualche riferimento al suo lavoro. Sembra comunque che il western vada per la maggiore, o almeno questo abbiamo sperimentato durante le riprese a Santa Fe, dove molte produzioni giravano film di questo tipo, per il piccolo o il grande schermo».

The Ballad of Buster Scruggs, la prima foto ufficiale.

LA GENESI «Inizialmente era girata la voce che questa fosse una serie tv, c’è stato un equivoco per via del coinvolgimento di Netflix e per la suddivisione del lavoro in sei parti, ma di fatto non abbiamo mai pensato al progetto come ad un telefilm. Ci hanno anche chiesto se non avessimo intenzione di pubblicare altri racconti a tema, ma non è realistico. Ne abbiamo scritti due o tre dalla pubblicazione precedente, ma per il momento non c’è in cantiere un altro lavoro correlato».

fratelli Coen
Ethan Coen.

LA RIVELAZIONE «Il libro che tiene insieme il racconto dei vari episodi ce lo siamo inventato noi, e poi abbiamo deciso in post-produzione di farlo realizzare, in modo da dar vita alle illustrazioni per il film».

NETLIX «Non si può parlare di vera e propria influenza di Netflix, perché il film ha seguito l’evoluzione naturale che avevamo pensato fin dal principio. Quando realizziamo un progetto non seguiamo una ricetta prestabilita, preferiamo che l’idea fluisca tra di noi e prenda forma piano piano».

Scoprite con noi #Venezia75

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