Dalle stelle di Los Angeles a quelle dell’universo. Dopo aver raccontato la storia d’amore e le aspirazioni artistiche di Mia e Sebastian in La La Land, Damien Chazelle e Ryan Gosling ritornano con Il Primo Uomo, attesissimo film che aprirà, proprio come accadde due anni fa al precedente, la Mostra di Venezia, e che si concentra sul periodo precedente la sera del 20 luglio 1969 quando Neil Armstrong – interpretato da Gosling, appunto – per primo, camminò sulla Luna. Quel famoso «piccolo passo per un uomo» a capo della missione Apollo 11 che simboleggiò, in piena Guerra Fredda, «un gigantesco balzo per l’umanità».

Scritto da Josh Singer, Oscar per Il Caso Spotlight (altro film da Oscar presentato a Venezia) basandosi sulla biografia ufficiale dell’astronauta, First Man: The Life of Neil A. Armstrong firmata nel 2005 da James R. Hansen, il film – nelle sale dal 31 ottobre grazie a Universal – non si può però definire un semplice biopic. Come dichiarato da Chazelle, Il Primo Uomo è la storia, fatta di sacrifici, rinunce e paure, che ha portato alla realizzazione dell’evento più importante e sbalorditivo del XX secolo. Coprendo un arco temporale che dal 1961 arriva al 1969, il film, ripercorre le tappe di un percorso collettivo umano e tecnicamente avanguardista che ha coinvolto l’interna America.

La seconda (e ultima) missione nello spazio di Neil Armstrong, un uomo introverso scelto dalla NASA proprio per la sua natura discreta a lasciare, letteralmente, un’impronta nella Storia, con buona pace dei complottisti. Ad affiancare Gosling, un cast di grandi interpreti presi in prestito dal piccolo schermo. Da Claire Foy (The Crown) nei panni della moglie di Armstrong, Janet Shearon, a Kyle Chandler (Bloodline), in quelli del capo dell’ufficio astronauti della NASA, Deke Slayton, passando per Pablo Schreiber (American Gods) e Corey Stoll (House of Cards).

Così, dopo il giovane batterista jazz protagonista di Whiplash e la coppia di aspiranti artisti di La La Land, Chazelle torna a confrontarsi con i sogni, le sofferenze e le privazioni che quelle ambizioni richiedono. E in questo risiede forse l’elemento più interessante del film e della visione del suo regista: raccontare non solo luci e trionfi ma anche sfumature e ombre. Come le melodie jazz tanto amate da Chazelle e il doppio volto della Luna che, dietro la brillantezza della superficie, nasconde la sua altra metà. The dark side of the moon.
- Se volete (ri)vedere Whiplash e La La Land, li trovate su CHILI
- Qui sotto, invece, potete vedere il trailer de Il Primo Uomo:
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