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Povere creature! | Emma Stone, Yorgos Lanthimos e un canto di libertà e vita

Willem Dafoe, Mark Ruffalo, Ramy Youssef e un viaggio universale di amore e purezza. Ma com’è?

Emma Stone è Bella Baxter per Povere creature! di Yorgos Lanthimos, al cinema dal 25 gennaio
Emma Stone è Bella Baxter per Povere creature! di Yorgos Lanthimos, ora al cinema

ROMA – Dal filmmaker Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva la storia della fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita da un brillante e poco ortodosso scienziato, il Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è ansiosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca – e promessa in matrimonio al giovane assistente di Godwin e studente di medicina Max McCandles (Ramy Youssef) – Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l’uguaglianza e l’emancipazione. Parte da qui Povere creature!, presentato in concorso ufficiale all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore del Leone d’Oro, al cinema con Walt Disney Studios Motion Pictures.

Emma Stone e Ramy Youssef in una scena di Povere creature!
Emma Stone e Ramy Youssef in una scena del film

La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo del 1992 dello scrittore scozzese Alasdair Gray arrivato in Italia nemmeno due anni dopo da Safarà Editore in due versioni dai titoli decisamente differenti (Poveracci!; Vita e misteri della prima donna medico d’Inghilterra). Una parodia del tipico romanzo vittoriano avvolta in una storia pirotecnica in cui si mescolano atmosfere da romanzo rosa, vicende da noir, invenzioni fantascientifiche e tante risate. Un mood che ha travolto Lanthimos conquistandolo alla prima lettura: «Povere creature! appare fin da subito davvero visionario e molto complesso grazie ai suoi temi, al suo umorismo, ai suoi personaggi e al suo linguaggio. Non avevo mai letto nulla del genere e mi ha coinvolto molto. Gray era un pittore e aveva realizzato anche diverse illustrazioni per il suo libro. Fondamentalmente, era una storia sulla libertà di una donna nella società. La strada era aperta per raccontare una storia del genere».

Povere creature! di Yorgos Lanthimos è il vincitore del Leone d'Oro di Venezia 80, al cinema dal 25 gennaio
Povere creature! di Yorgos Lanthimos è il Leone d’Oro di Venezia 80

Di lì a poco non ci volle molto prima che Lanthimos proponesse il progetto a quei Ed Guiney e Andrew Lowe della Element Pictures già co-produttori dei suoi precedenti lavori in lingua inglese The Lobster e La Favorita, per poi contattare l’autore. Un incontro, quello tra Lanthimos e Gray, raccontatoci dal figlio Andrew: «Mio padre e Yorgos si sono incontrati a Glasgow e hanno fatto un tour della città, visitando location associate al romanzo. In passato, mio padre aveva rifiutato altre offerte di produttori che volevano realizzare una trasposizione cinematografica di Povere creature!. Era rimasto impressionato dal fatto che Yorgos (la differenza la fece Dogtooth di cui Gray era un grande fan nda) si fosse preso del tempo per incontrarlo di persona. Quello era il modo di conversare che mio padre preferiva: camminare per la città in cui aveva vissuto per tutta la vita, facendola scoprire ad altre persone».

Willem Dafoe in una scena di Povere creature!
Willem Dafoe in una scena di Povere creature!

L’obiettivo dell’incontro con Lowe era ottenere la sua benedizione raccontandogli la sua personale visione del romanzo. Nelle intenzioni di Lanthimos, infatti, c’era l’idea di asciugare i punti di vista narrativi veicolando tutta l’azione e la prospettiva di Povere creature! attraverso gli occhi di Bella – «Volevamo che la storia fosse più aperta al mondo. Il romanzo è molto scozzese e ha molti altri temi e strati oltre a quelli che noi abbiamo deciso di esplorare. La storia del romanzo è più di nicchia, mentre io ero più interessato al punto di vista di Bella» ha dichiarato Lanthimos al riguardo – ricalibrando la narrazione nelle forme di una rilettura postmoderna di Frankenstein dall’inerzia ribaltata così da rendere il Mostro una donna innocente, perspicace e curiosa e i suoi interessi amorosi i potenziali mostri. Tutti uomini oppressivi, controllori, incapaci di comprendere e relazionarsi con il suo spirito libero e puro.

Una scena del film
Una scena del film

A detta di Lanthimos: «Trovavo davvero interessante l’idea di mettere Bella in tutte queste situazioni diverse, fondamentalmente con altri esseri umani attorno a lei, esseri umani più vecchi – uomini, uomini di potere – analizzandone i rapporti che nascono tra loro. Tutto viene alterato dalla sua presenza e dalle sue reazioni di fronte a tutto ciò, con delle variazioni. La tendenza generale degli uomini in Povere creature!, è quella di cercare di controllare Bella, come Godwin Baxter che lo fa come potrebbe farlo un genitore, in modo premuroso e sottile. O come Max McCandles, da infatuato. Un brav’uomo nel profondo, ma sempre di quell’epoca». Non ultimo Duncan Wedderburn che brav’uomo non lo è per niente – dongiovanni, manipolatore, narcisista e vendicativo – a cui Lanthimos regala un’evoluzione narrativa al ribasso facendolo annegare in un mare di fragilità e insicurezze fino ad annichilirlo del tutto, nel corpo e nello spirito.

Emma Stone e Mark Ruffalo in un momento di Povere creature!
Emma Stone e Mark Ruffalo in un momento di Povere creature!

Semplicemente non ce la fanno a starle dietro, e per una ragione ben precisa secondo la Stone: «I personaggi maschili cercano di controllare Bella in tanti modi diversi, ma lei non vuole proprio saperne. È semplicemente troppo autonoma, e più ottiene, impara e cresce, più ha opinioni, desideri e bisogni, e più li fa impazzire. Vogliono che resti com’è». E qui entriamo nel cuore di Povere creature!, ovvero la tipicità caratteriale di quella Bella Baxter portata in scena magistralmente da una Stone in stato di grazia (e in odore di Oscar dopo la conquista del Golden Globe nda), intensa, pienamente a suo agio nel comico e nel drammatico – nelle risate e nella sofferenza – portatrice sana di mimica impareggiabile e recitazione fisica, e di come questa viene fatta interagire da Lanthimos in funzione di una narrazione tutt’altro che ordinaria: comico-grottesca, drammatica, con punte di spiazzante surrealismo.

«È proprio una favola, una metafora. Chiaramente, questo non può realmente accadere, ma l'idea che tu possa ricominciare da capo come donna, con questo corpo che è già formato, e vedere tutto per la prima volta» (Emma Stone)
«È proprio una favola, una metafora. L’idea che tu possa ricominciare da capo come donna, con questo corpo che è già formato, e vedere tutto per la prima volta…» (Emma Stone)

Un concept raccontato così dall’interprete principe: «È proprio una favola, una metafora. Chiaramente, questo non può realmente accadere, ma l’idea che tu possa ricominciare da capo come donna, con questo corpo che è già formato, e vedere tutto per la prima volta e provare a capire la natura della sessualità, o del potere, o del denaro o della scelta, la capacità di fare delle scelte e di vivere secondo le proprie regole e non quelle della società: ho pensato che quello di Povere creature! fosse un mondo davvero magnifico in cui entrare. Un mondo dove la tua mente non è condizionata dal modo in cui sei stata cresciuta e dal modo in cui ti hanno insegnato a comportarti». Da qui la scelta di Lanthimos di renderlo nelle forme di uno straniante coming-of-age di portata universale fatto di emancipazione, crescita, libertà, vita, prime volte e (ri)scoperte.

Alessandria in un momento di Povere creature!
Alessandria in una scena del film

Un viaggio nel mondo, Povere creature!, dall’andamento lineare e dal ritmo e dal respiro di un poema – ora avvolto di chiaroscuri, ora coloratissimo – che è auto-affermazione, rinascita e (ri)costruzione identitaria per Bella, a partire dalle componenti di base (linguaggio, espressione, movimento), sino alla scoperta del proprio corpo e del pensiero critico. E quindi la consapevolezza e la formulazione di opinioni su religione, ideologie e filosofie. Un agire del tutto immune da convenzioni e pressioni sociali per Bella – e quindi intaccato, svuotato di impurità e corruzione, limpido – facilmente traslabile nella dimensione unitaria dello spettatore-individuo. In esso ci si legge l’attrazione verso la purezza e con essa la possibilità di riappropriarsi, più che del proprio posto e degli spazi, di quel senso di meraviglia nello scoprire il mondo tipico dell’infanzia. Tutto è puro da bambini. Tutto è libero, incondizionato, semplice, senza dolore, senza scorie. Tutto è scoperta.

Povere creature!: un inno alla vita libera e alla ricerca di purezza nelle piccole cose di ogni giorno
Povere creature!: un inno alla vita libera e alla ricerca di purezza nelle piccole cose di ogni giorno

Povere creature! è una lettera d’amore alla vita pura che ci ricorda l’importanza delle prime volte e di indossare, almeno nei momenti che contano, gli occhi (e il cuore) che avevamo da bambini. Ma soprattutto è l’apice produttivo di un sodalizio, quello tra Emma Stone e Yorgos Lanthimos, unico e irripetibile a conti fatti. Ne è consapevole la stessa interprete: «Siamo diametralmente opposti da quasi tutti i punti di vista. Lui ha un approccio molto misurato, mentre io voglio soltanto ridere e scherzare. Questa combinazione è stata scioccante per entrambi, ma è uno dei doni più belli che io abbia mai ricevuto nella vita. Non riesco a esprimere a parole l’ammirazione che nutro nei suoi confronti. È un vero genio ed è stato un onore poter lavorare con Yorgos a questo film». Del resto basti pensare, per un attimo, a dov’erano Stone e Lanthimos nel 2009.

Nei cinema italiani il film verrà distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures a partire dal 25 gennaio
Nei cinema italiani il film viene distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures

Lei al suo quinto film da non protagonista (Benvenuti a Zombieland) che di lì a poco, con Easy Girl, avrebbe compiuto il suo primo, piccolo, passo verso ruoli principali. Lui al secondo lungometraggio da regista (Dogtooth). L’alfa e l’omega del cinema del tempo in buona sostanza. La Hollywood citazionista, ironica e commerciale, e il cinema d’autore purissimo, qui nella sua forma più spiazzante e grottesca immaginabile. Lo stesso può dirsi dei differenti percorsi professionali con il dittico The Amazing Spider-Man e Birdman e La La Land da una parte e Alps, The Lobster e Il sacrificio del cervo sacro dall’altra. Due mondi artistici agli antipodi infine incontratisi con La favorita e l’inizio di una collaborazione che tra il mediometraggio Vlihi e proprio Povere creature!, non ha alcuna intenzione di fermarsi e smettere di stupire, aspettando Kinds of Kindness naturalmente…

Qui sotto potete vedere il trailer del film

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