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Tutti Tranne Te | Sydney Sweeney, Glen Powell e una rom-com che lascia il segno

William Shakespeare, la tradizione della commedia sofisticata e Unwritten. Ecco perché vederlo

Glen Powell, Sydney Sweeney e il cuore di Tutti tranne te, un film di Will Gluck, ora al cinema
Glen Powell, Sydney Sweeney e il cuore di Tutti tranne te, un film di Will Gluck, ora al cinema

MILANO – Tutti tranne te è la commedia romantica del momento diretta da Will Gluck (Easy Girl, Amici di letto) che rispolvera i canoni di un genere che non invecchia mai, nel tentativo di farlo evolvere e al tempo stesso mantenere un tono da comedy dei primi anni Duemila (e non solo). La trama segue la storia di Bea e Ben, interpretati da Sydney Sweeney e Glen Powell, due persone che si incontrano per caso e condividono una notte d’amore. Lei, studentessa in legge alla Boston University, lui, analista alla Goldman Sachs. Il destino li riunisce sei mesi dopo, quando la sorella di Bea  – Halle (Hadley Robinson) – si sta per sposare in Australia con Claudia (Alexandra Shipp).

Tutti tranne te, un film di Will Gluck, al cinema con Eagle Pictures
Tutti tranne te, un film di Will Gluck, al cinema con Eagle Pictures

Il matrimonio diventa scenario di una serie di situazioni esilaranti di comicità pura dove, tra corpi scolpiti, genitori invadenti e colpi di fulmine, Bea e Ben si ritrovano a fingere una relazione per evitare di mandare all’aria l’intero evento. La miscela di amore e conflitti, pur marcata del filo conduttore di Molto rumore per nulla di William Shakespeare e dal sapore d’equivoci delle sophisticated-comedy di cinema classico e moderno, non è riuscitissima, ma Tutti tranne te riesce a trovare nei suoi interpreti il motivo che contraddistingue il film. Powell e Sweeney si divertono e fanno divertire (più lui che lei: si nota ancora un certo modo di recitare acerbo per questo suo primo grande ruolo per la star di Euphoria).

Una scena di Tutti tranne te
Una scena del film

Tutti tranne te sa di avere a che fare con due adoni come protagonisti (è un film di belli) e gioca molto su questa cosa puntando l’occhio della cinepresa sul voyeurismo di sguardo, ma con eleganza, senza mai scadere nel volgare, e forse è proprio questa la particolarità di questa rom-com. L’ironia appare però irruenta, forse troppo. Vorrebbe essere in qualche modo il Ti presento i miei della Gen Z, seppur privo di una scrittura sagace ma recuperato con un cast vivace e a suo agio nei bellissimi paesaggi australiani.

Glen Powell e Sydney Sweeney in una scena di Tutti tranne te
Glen Powell e Sydney Sweeney in una scena di Tutti tranne te

Alla fine, Sweeney e Powell regalano un divertissement per gli amanti del genere fatto di tanta alchimia scenica, un forte cuore narrativo all’interno (oltre che del rilancio emotivo di Unwritten di Natasha Bedingfield) e tante risate, ma (forse) nulla di davvero memorabile. Tutti tranne te è un film che non rispetta poi chissà quale promessa e/o aspettativa di innovazione del genere, ma poco importa: avrà la sua grande fetta di pubblico, e tanto basta. La rivoluzione toccherà ad un’altra rom-com.

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