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Venezia 80 | Tra Priscilla, Enzo Ferrari e Comandante, da Matteo Garrone a Woody Allen…

Film di oggi e di ieri, classici e cult, grandi autori e sfide: cose da non perdere alla Mostra di Venezia

Comandante
Pierfrancesco Favino in Comandante di Edoardo De Angelis.

ROMA – Sì, nonostante scioperi in arrivo e polemiche garantite, sarà un’edizione straordinaria l’ottantesima della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nel vero senso della parola. Nonostante lo spauracchio dello sciopero congiunto della Writers Guild of America (WGA) e della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) lasciasse presagire il peggio con il cambio in corsa del film d’apertura con Challengers di Luca Guadagnino slittato al 2024 e il già in Concorso Comandante di Edoardo De Angelis al suo posto, Venezia non solo si farà (ovviamente), ma porta in dote un programma che si preannuncia ricchissimo tra Concorso, Fuori Concorso, Orizzonti, la Settimana della Critica – di cui saremo media partner noi di Hot Corn – e le celebrazioni di Venezia Classici.

Ad aprire Venezia 80 toccherà a Comandante di Edoardo De Angelis dopo il forfait di Challengers di Luca Guadagnino
Ad aprire Venezia 80 toccherà a Comandante di Edoardo De Angelis.

Occhi puntati in Concorso sull’attesissimo Maestro, seconda regia di Bradley Cooper su storia e gloria di Leonard Bernstein, che tra i produttori annovera nientemeno che Todd Phillips, Martin Scorsese e Steven Spielberg. E saranno ancora i biopic a farla da padrone al Lido con Ferrari di Michael Mann con un Adam Driver che promette spettacolo nei panni di Enzo Ferrari e soprattutto Priscilla, l’altra faccia non-musicale di Elvis di Baz Luhrmann, opera che segna il ritorno a Venezia di Sofia Coppola tredici anni dopo il (discusso) Leone d’Oro per Somewhere. Da segnalare inoltre Hors-Saison di Stéphane Brizé con l’inedita coppia Guillaume Canet & Alba Rohrwacher, l’enigmatico The Killer di David Fincher con Michael Fassbender di ritorno nel cinema che conta (ve lo avevamo anticipato qui) e quell’Origin di una Ava DuVernay per la prima volta in concorso che si preannuncia straordinario e intenso.

Occhi puntati sul concorso di Venezia 80 con l'attesissimo Maestro di Bradley Cooper, su storia e gloria di Leonard Bernstein
Occhi puntati sul concorso di Venezia 80 con Maestro di Bradley Cooper su Leonard Bernstein

E ancora Povere creature! del mai banale Yorgos Lanthimos, di nuovo al lavoro con Emma Stone dopo La Favorita in una rilettura moderna del mito di Frankenstein, il bizzarro El Conde di Pablo Larraín con il dittatore Pinochet raffigurato in maniera provocatoria come un anziano vampiro, Dog Man di Luc Besson con un Caleb Landry Jones in odore di consacrazione e quel Il male non esiste di Ryûsuke Hamaguchi tutto da scoprire. Ma soprattutto tanta Italia a Venezia con – oltre a Comandante naturalmente –, Io Capitano di Matteo Garrone sul disperato flusso migratorio africano (di cui vi avevamo raccontato qui) e Lubo di Giorgio Diritti con un grande Franz Rogowski (trovate la nostra Preview qui). Tanta attesa inoltre per Finalmente l’alba di Saverio Costanzo con Lily James, Willem Dafoe e Joe Keery, Adagio di Stefano Sollima, e quell’Enea ambiziosa opera seconda di Pietro Castellitto.

Tra gli italiani in concorso a Venezia 80, desta particolare interesse Enea, opera seconda di Pietro Castellitto
Tra gli italiani in concorso a Venezia, desta particolare interesse Enea di Pietro Castellitto

Se il Concorso  appare interessante e ricco di ispirazioni e spunti, non è da meno la sezione Fuori Concorso con gli attesissimi Coup de chance di Woody Allen e The Palace di Roman Polański ad aprire le danze nella categoria Fiction. Seguono a ruota Hit Man di Richard Linklater (che potrebbe davvero essere un grande film), Aggro Dr1ft del folle Harmony Korine, un The Caine Mutiny Court-Martial del maestro William Friedkin tutto da scoprire, L’ordine del tempo che segna il ritorno al cinema di Liliana Cavani ventuno anni dopo Il gioco di Ripley, e l’enigmatico Daaaaaali! di Quentin Dupieux. Non ultimi The Penitent, la prima volta di Luca Barbareschi a Venezia da regista (ovviamente con polemiche annesse) e quel La Sociedad de la Nieve di J.A. Bayona a cui sarà affidata la chiusura del Festival.

Nella sezione Fuori Concorso tutta l'attenzione del mondo è su Coup de Chance, il primo film europeo di Woody Allen
Nella sezione Fuori Concorso di Venezia, ecco Coup de Chance di Woody Allen

E ancora, nella categoria Non-Fiction, le celebrazioni musicali di Neo Sora e Giorgio Verdelli con, rispettivamente, Ryūichi Sakamoto: Opus e Enzo Jannacci: Vengo Anch’io, e quel Menus Plaisirs – Les Troisgros ennesima grande avventura di Frederick Wiseman. Passando alla sezione Orizzonti invece, da segnalare – oltre gli italiani El paraìso di Enrico Maria Artale e Invelle di Simone Massi – Hokage del maestro Shin’ya Tsukamoto dramma bellico dal taglio umano. Per i nostalgici (come noi, ebbene sì) invece Venezia Classici propone quest’anno una selezione di restauri degni di nota che è un autentico viaggio tra le pieghe del tempo e della storia del cinema. Si parte forte con gli attesi Andrej Rublëv – Director’s Cut di Andrej Tarkovskij, Un sogno lungo un giorno: reprise di Francis Ford Coppola e Profundo Carnesi di Arturo Ripstein.

L'evento di punta di Venezia Classici è senz'altro l'annunciata Andrej Rublëv – Director's Cut di Andrej Tarkovskij
L’evento di punta di Venezia Classici? Andrej Rublëv – Director’s Cut di Andrej Tarkovskij

E non finisce qui, perché Classici si arricchisce del ricordo di Gina Lollobrigida tra Portrait of Gina di Orson Welles e La provinciale di Mario Soldati, Ruggero Deodato (Ultimo mondo cannibale) e Carlos Saura (La caccia), passando per i cinquant’anni dalla scomparsa di Anna Magnani (Bellissima di Luchino Visconti), i 120 anni dalla nascita di Yasujirō Ozu (C’era un padre), oltre che mezzo secolo di vita de L’Esorcista di William Friedkin (qui per il nostro Longform) e Rondine senza nido di Allan Dwan. E ancora tanto – ma tanto cinema – tra Les Créatures di Agnès Varda, Le ombre degli avi dimenticati di Sergej Parajanov, I giorni del cielo di Terrence Malick (qui per il nostro Longform) e Per il Re e per la Patria di Joseph Losey. Ce n’è per tutti i gusti insomma: tanto grande cinema pronto a stupirci ed emozionarci.

  • PREVIEW | Cosa aspettarci da The Killer di David Fincher
  • PREVIEW | Lubo, Giorgio Diritti e l’Europa razzista

Qui sotto potete vedere la presentazione del programma di Venezia 80:

 

 

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