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The Killer | Cosa dobbiamo aspettarci dal film di David Fincher con Michael Fassbender?

Dopo quindici anni il regista porta a Venezia la graphic novel Le Tueur. Ma cosa vedremo?

Michael Fassbender sul set di The Killer. Foto Paramount

ROMA – Un uomo solitario e freddo, metodico e libero da scrupoli o rimorsi. Lui, il killer, aspetta nell’ombra, osservando il prossimo bersaglio. Più aspetta però e più gli sembra di perdere la testa. E la sua freddezza. Ritiratosi in Messico si vedrà coinvolto in una vicenda tra Cuba, Venezuela e gli Stati Uniti. Questo è quanto sappiamo al momento della trama di The Killer, il nuovo progetto di David Fincher con Michael Fassbender, Tilda Swinton e Charles Parnell in concorso alla Mostra di Venezia. Un film che arriva a oltre tre anni da Mank e che sembra promettere tantissimo. Non fosse altro per come Fincher ne ha parlato: «Un noir brutale, elegante e sanguinario che segue un assassino professionista in un mondo che ha perso la bussola morale. L’esempio di un solo uomo, armato fino ai denti e che lentamente discende nella follia».

The Killer
David Fincher con Michael Fassbender sul set.

Parole da cui si evince una certa passione da parte di Fincher, parole che trasudano amore vero per il concept. E non è un modo di dire, perché The Killer, tratto dalla graphic novel francese Le Tueur ideata e disegnata in dodici volumi da Luc Jacamon e Alexis Nolent (inedita in Italia al momento) sulla vita e i tormenti di un assassino senza nome (che scopriremo essere poi Christian), è molto più che un semplice concept per il regista americano. The Killer è il film della vita, quello agognato e inseguito da una carriera intera. Più precisamente? Dal 2007. Solo che al tempo The Killer non era ancora un progetto Netflix. In origine infatti l’avrebbe dovuto produrre la Plan B di Brad Pitt con Paramount Pictures in co-produzione e distribuzione globale all’indomani dell’arrivo in sala di Zodiac, quasi a rappresentarne l’ideale seguito.

Un altro momento sul set di The Killer.

Al tempo di The Killer c’era già uno script a firma Alessandro Camon (poi executive di American Psycho e Thank You for Smoking) ma non andò mai in porto. Fincher preferirà dedicarsi a Il curioso caso di Benjamin Button lasciando cadere The Killer nel dimenticatoio, fino al 2021. Quattordici anni dopo riecco The Killer come parte di quell’accordo quadriennale firmato da Fincher con Netflix nel 2020 su cui si espresse così: «Sì, ho un accordo esclusivo con Netflix che durerà altri quattro anni. E a seconda di come verrà accolto Mank, potrei andare da loro con la coda tra le gambe chiedendogli cosa posso fare per redimermi, oppure rivolgermi a loro con l’atteggiamento dello st***zo arrogante che vuole fare altri film in bianco e nero». Le 10 nomination e i 2 Oscar vinti da Mank hanno fatto il resto.

The Killer
Ancora Fincher e Fassbender sul set.

Stavolta lo script è a firma Andrew Kevin Walker che con Fincher ha già collaborato come sceneggiatore di Se7en e la serie Netflix antologica Love, Death & Robots e script doctor di The Game, Fight Club e Panic Room (in cui fece pure un cameo). Un collaboratore di fiducia quindi, specie per una posta in gioco così alta. Ma l’attesa per The Killer – vedi il primo video dal set qui sotto – è anche per Michael Fassbender che dopo una sfilza di pellicole scialbe e senz’anima come L’uomo di neve, Assassin’s Creed e Codice criminale – senza dimenticare X-Men: Dark Phoenix e il bistrattato Alien: Covenant – e con l’eccezione del malickiano Song to Song, potrebbe finalmente trovare proprio grazie a Fincher la rinascita artistica che ogni amante del buon cinema sa in cuor suo di volere.

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VIDEO | Qui sotto potete vedere il dietro le quinte del film:

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