in

Alienoid I-II | Dong-hoon Choi e quella saga tra Terminator e Alien

Il wuxia, la fantascienza, il blockbuster. Prossimamente al cinema con Minerva Pictures

Una scena di Alienoid I, un film di Dong-hoon Choi, prossimamente in Italia con Minerva Pictures
Una scena di Alienoid I, un film di Dong-hoon Choi, prossimamente in Italia con Minerva Pictures

UDINE – Nell’epoca cinematografica dove i blockbuster supereroistici e action primeggiano ogni anno nelle classifiche di tutti i botteghini nazionali e sembrano l’unico traino per portare il grande pubblico a lasciare spente le piattaforme e recarsi al cinema, anche la Corea del Sud – che normalmente ha come grandi incassi e film dall’ampio successo di pubblico le opere action, storiche di guerra o horror – ha deciso nel 2020 di iniziare la produzione di un’opera unica: Alienoid. Cos’è? Un enorme progetto di un film action/sci-fi diviso in due parti, tredici mesi di riprese e quasi altrettanti di post-produzione per dar luce ad un oggetto cinematografico capace di guardare ai generi cardine del proprio paese e che strizza l’occhio ai film di maggiore successo occidentale.

Una scena di Alienoid I
Una scena di Alienoid I

Alienoid I è uscito a luglio 2022 in Corea del Sud e si è scontrato con una situazione pandemica che non gli ha permesso di fare troppo bene in sala (il film in Italia è stato presentato al Trieste Science + Fiction Festival nel 2022) mentre il secondo capitolo, Alienoid II: Return to the Future, è uscito in patria a inizio 2024 (confermando l’ottimo riscontro da parte del pubblico ma la fatica ad andare bene in sala) ed è stato ora proiettato al Far East Film Festival di Udine con il regista e la produttrice in sala. Entrambi i capitoli in Italia arriveranno prossimanmente in Italia grazie alla distribuzione di Minerva Pictures.

Una scena del film
Una scena del film

Uno dei motivi per cui Alienoid, film da sala pensato per la sala, non è riuscito a esplodere nel suo habitat ideale è perché è una blockbuster saga che vuole andare oltre a quegli schemi di genere e di contenuto che tenderebbero a limitarla e a incasellarla in qualcosa di prestabilito e scontato. La storia e il suo pregresso narrativo sono chiari e semplici: una razza aliena utilizza gli essere umani come contenitori incoscienti per i loro prigionieri e così quando si verificano delle estrazioni in cui l’alieno riesce a uscire e a prendere coscienza una guardia e il suo assistente (simile al J.A.R.V.I.S di Iron Man o ai CASE e TARS di Interstellar) si occupano di neutralizzarli.

Un momento di Alienoid II
Un momento di Alienoid II

Siamo nel 2022, a Seul, quando il più pericoloso prigioniero della stirpe aliena riesce a evadere dal suo corpo e a mettere a repentaglio la stabilità dell’intero pianeta. Per risolvere il problema la guardia, l’assistente e una bambina che hanno accudito durante la loro permanenza sulla Terra lo bloccheranno nel passato, restando però anche loro inghiottiti nel 1391, con entrambi le fazioni che cercheranno in tutti i modi di tornare al presente. È la miscellanea di generi e il montaggio parallelo e alternato a intricare la narrazione di mistero e suspense. Choi Dong-hoon mescola la fantascienza di Terminator e Alien e il wuxia marziale asiatico con i cinecomics e l’action occidentale costruendo così una saga che non ha paura di essere eccessiva, di andare oltre a quello che a priori può essere.

Un momento del film
Un momento del film

È la dinamica temporale a spiccare come componente che lega ottimamente la narrazione e imbastisce le dinamiche visive e narrative più interessanti. In entrambi i film l’epoca della Dinastia Goryeo del 1300 entra in contatto con il ventunesimo secolo mettendo così in scena uno scontro/confronto di periodi: pistole e creature aliene nel 1391, riti sciamanici e stregonerie nel 2022, proiettili e armi contro spade, personaggi che crescono ed evolvono in entrambe le dimensioni temporali, passato e futuro che si mescolano e perdono le rispettive coordinate dove la relazione relativa del tempo emerge ed esplode in un mix divertente e drammatico nel medesimo istante.

Una scena di Alienoid II
Una scena di Alienoid II

Oltre al sembrare impossibile che l’intero progetto sia costato meno di 25 milioni di dollari per l’incredibile qualità della CGI che in ogni sequenza restituisce veridicità allo spettatore, Alienoid centra pienamente l’obiettivo che una saga del genere deve sempre raggiungere: tenere i protagonisti al centro, renderli empatici e disegnarli dentro un viaggio interessante. E Alienoid riesce a disegnare ogni personaggio tridimensionalmente e a portarlo vicino all’interesse e al cuore dello spettatore. Un mix perfetto e roboante in ogni aspetto capace di andare oltre al concetto di blockbuster e regalare un’esperienza imperdibile e appassionante in sala.

  • ORIENT EXPRESS | Il cinema orientale raccontato da Hot Corn
  • LONGFORM | Alien, quarantacinque anni dopo
  • VIDEO | Qui per il trailer del primo Alienoid:

 

 

 

Lascia un Commento

Il ritorno (e la rinascita) dei Jedi: Star Wars: Ahsoka, di Dave Filoni

Ahsoka | Rosario Dawson, il ritorno dei Jedi e la rinascita di Star Wars

David di Donatello 2024 | Da Io Capitano a Michele Riondino: tutti i vincitori