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Giorgieness: «Io, tra i mostri di Harmony Korine, BoJack Horseman e l’amore per Grease»

Ma anche Wes Anderson, Melancholia e Buffy l’ammazzavampiri: la cantautrice si racconta a Hot Corn

Giorgieness
Giorgia D’Eraclea, in arte Giorgieness

ROMA – Nel video di Hollywoo (rigorosamente senza “d”) cita BoJack Horseman e Marilyn Monroe, in Mostri Bunny Boy, uno dei protagonisti di Gummo di Harmony Korine. «Ma nel disco ci sono tantissimi altri immaginari da Se mi lasci ti cancello a Paradiso+Inferno» ci confida Giorgieness, al secolo Giorgia D’Eraclea, la cantautrice che lo scorso ottobre ha pubblicato il suo terzo album in studio, Mostri, di cui ha diretto anche il video. «Sono contenta di averlo fatto perché il cinema è così presente e l’immaginario così importante che mettere mano anche lì è stata una grande soddisfazione» ci racconta al telefono mentre parliamo del cinema e dei registi che l’hanno formata, dalla folgorazione per Grease e Lars von Trier passando per Buffy l’ammazzavampiri e Wes Anderson.

Mostri è un disco ricco di riferimenti cinematografici e televisivi. Uno su tutti Gummo di Harmony Korine. Che ruolo ha il cinema nel tuo processo creativo?

Quando scrivo metto sempre dei film in muto in sottofondo. La componente cinematografica e visiva è molto forte anche in fase di scrittura. È sempre stato così. Anche il mio primo album (La giusta distanza, n.d.r.) aveva riferimenti a Lars von Trier e Melancholia. È qualcosa di inconscio, capisco il mood della canzone e guardo quei film mentre scrivo. E visto che si parla di mostri interni chi se non Harmony Korine? Quando ero adolescente Gummo era un film cult. Credo che per la musica che faccio io sia molto importante dargli un contesto cinematografico anche a livello di emozioni. Per Mostri mi sono confrontata con Le Scapigliate e abbiamo pensato di mettere insieme il mondo di Korine. Ma nel disco ci sono tantissimi altri immaginari da Se mi lasci ti cancello a Paradiso+Inferno.

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Bunny Boy, uno dei protagonisti di Gummo, ispirazione visiva per Mostri di Giorgieness

In Hollywoo citi BoJack Horseman. È un personaggio nel quale ti rispecchi?

Una delle serie con il finale migliore di sempre. Era giustissimo. Lui ha fatto tutto il suo percorso, però non sempre vieni perdonato. E questa è una cosa che torna anche nell’album, qualcosa in cui mi rivedo moltissimo. Anche se poi, avendo fatto un parallelismo con la serie di ZeroCalcare (Strappare lungo i bordi, n.d.r.) che mi hai ricordato tanto BoJack in certe cose, oltre e ritrovarmi nel protagonista c’è in me anche quella componente di Diane e Alice. Forse BoJack rappresenta i miei lati più estremi e ogni tanto vorrei essere un po’ di più come lui, riuscire a fregarmene, essere più egoista. D’altro canto credo che ci siano dei lati in cui ho dovuto fare i conti con il mio cavallo personale…

Un’immagine dall’episodio finale di BoJack Horseman

Quale credi sia la forza di Strappare lungo i bordi?

Tutte le mie amiche mi dicevano di aver pianto tantissimo. A me, invece, non ho fatto quel tipo di effetto, anzi. Mi ha fatta sentire capita. Non so se è una serie per tutti, sicuramente è per chi è nella mia bolla. Capisco delle critiche su determinate cose anche se non le condivido. Credo abbia raccontato con molta semplicità qualcosa di totalmente vero. Credo la sua forza sia quella. L’ho rivista già 3/4 volte e più la guardo più colgo piccole cose. Forse è stato un bene che sia stata così corta e così curata. La farei vedere ai ragazzini alle assemblee d’Istituto, se le fanno ancora!

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Una scena di Strappare lungo i bordi

Nel video di Hollwoo citi Marilyn Monroe e un altro brano del disco si chiama Gilda. Quali sono le attrici che ami?

Da quando sono piccola mia madre mi dice che sono Gilda, il personaggio del film con Rita Hayworth. Ma sicuramente Scarlett Johansson è una di quelle attrici che mi incuriosisce sempre guardare cosa fa perché credo abbia avuto un bellissimo percorso, molto da diva, anche se è riuscita a liberarsi da quell’aurea che le avevano cucito attorno ai tempi di Match Point. Invece credo che con Storia di un matrimonio abbia toccato uno dei punti più alti della sua carriera.

Un’immagine di Storia di un matrimonio con Scarlett Johansson, una delle attrici più amate da Giorgieness

E i registi a cui sei più legata?

Quando esce un film di Xavier Donal vado a vederlo, stessa cosa per Wes Anderson. Amo molto David Lynch e Lars von Trier. Wes Anderson mi piace quando è tanto Wes Anderson come in Rushmore ma anche quando è un po’ più introspettivo come in Moonrise Kingdom. A livello di estetica è stato sicuramente importante per tante cose che ho fatto, racconta molto le immagini e questa cosa per chi scrive canzoni è importante imparare a farla.

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Una scena di Moonrise Kingdom di Wes Anderson, uno dei registi preferiti di Giorgieness

Il tuo mostro cinematografico preferito?

Uno dei personaggi della mia serie preferita: Buffy l’ammazzavampiri. Credo di essere il massimo luminare in Italia (ride, n.d.r.). La cosa che mi piace tanto di Buffy e che nel corso delle sette stagioni i personaggi evolvono e credo sia stata la prima serie TV in cui questo accade. Ad esempio c’è Spike, un vampiro cattivissimo che però fa tutto un percorso personale rispetto all’altro vampiro, Angel, a cui danno l’anima come maledizione, mentre lui se la va a cercare con un sacco di conseguenze negative. È una buona rappresentazione dei mostri di cui volevo parlare che, per un motivo o per un altro, si sono ritrovati ad avere una vita un po’ più difficile e sono più spigolosi. Non significa che siano cattivi, però. Semplicemente non sono stati capiti. Penso anche all’ultimo Joker. Mi è piaciuto molto ma l’ho visto più come un film sulla salute mentale. È un tema che mi sta molto a cuore e ho trovato una grande rappresentazione di come viene stigmatizzata una persona che ha dei problemi psicologici.

Spike, il vampiro/mostro amato da Giorgieness

Il tuo primo ricordo cinematografico?

Una cassetta de I tre porcellini che ho guardato fino a che non si è rotta! Poi, quando avevo sei anni, su una cassetta registrata che pensavo fosse un film dell’orrore ho scoperto Grease e questa cosa mi ha cambiato la vita. Tra l’altro fare Sandy rimane il mio sogno nella vita. Ho visto anche il sequel ma come Olivia Newton-John e John Travolta non c’è nessuno. Il primo ricordo vero è quello lì insieme ai Goonies. In casa mia nessuno era un grande appassionato di cinema, lo sono diventata io verso i vent’anni. Ricordo che con mia madre guardavamo principalmente musical, da Sette spose per sette fratelli a Grease, mentre ricordo che mio padre mi fece vedere Stand By Me. Ora però mia madre non guarda più film con me da quando che le ho fatto vedere Melancholia (ride, n.d.r.).

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Un’immagine di Grease, il primo ricordo cinematografico di Giorgieness

Oggi cosa ti piace guardare?

Sono una di quelle persone che riguarda una cosa per duemila volte. Ora sono al milionesimo rewatch the Sex and the City. Ma sto guardando anche molti documentari. Sono quel tipo di musicista che ogni due giorni vorrebbe smettere perché sta male e dice che non succede niente, anche se poi non smettiamo mai davvero…E mi aiuta moltissimo guardare i documentari su altri musicisti. Ultimamente ho visto quello su Folklore di Taylor Swift e in generale mi piacciono tutti quelli che raccontano le lavorazioni degli album come The Beatles: Get Back.

Un momento di prove ripreso in The Beatles: Get Back

E se parliamo si serie TV?

Una serie che ho amato molto è Il Trono di Spade e credo che chiunque abbia visto Le nozze rosse ora difficilmente si impressioni! Mi rendo conto che ormai guardo una serie, magari anche romantica, senza affezionarmi ai personaggi perché ho paura che uccidano il mio preferito (ride, n.d.r.). Ho trovato molto carina Guida astrologica per cuori infranti che ricorda New Girl e Bridget Jones. È ambientata a Torino, dove mi sono trasferita, e mi ci sono ritrovata molto. Ho notato che non c’era quella regia, come direbbe Stanis La Rochelle, “così italiana”. E ultimamente mi sono rivista proprio Boris. Tra l’altro lancio un appello: spero che prima o poi facciano un Boris dedicato all’industria discografica. Con altri amici musicisti ogni tanto ce lo immaginiamo. Forse lo capiremmo solo noi, però sarebbe divertentissimo.

Un momento de Le nozze rosse ne Il Trono di Spade.

Un film che consigli ai nostri lettori?

Love di Gaspar Noe. Un film tosto con molto nudo esplicito ma l’ho trovato molto bello. Mi piace il fatto che si svolga quasi tutto nella testa del protagonista che racconta di una storia d’amore finita. È un altro film molto “mostri”.

Una scena di Love, il film consigliato da Giorgieness
  • Gazzelle: «Stand by me, il genio di Scorsese e le lacrime per Forrest Gump»
  • Rkomi: «Taxi Driver, il mio Robert De Niro e quella folle visione del Pont-Neuf»
  • Samuel: «Il mio Cinema, tra Tarantino e le inquadrature di Wes Anderson»

Qui sotto potete vedere il video di Hollywoo di Giorgieness:

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