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La Casa di Carta 4? La banda divisa, tra caos e il tempo della nostalgia

Álex Pina gioca con i suoi personaggi tra sentimenti traditori, azione e un tempismo perfetto…

La quarta stagione de La Casa di Carta torna su Netflix il 3 aprile
La quarta stagione de La Casa di Carta torna su Netflix il 3 aprile

MILANO – La maschera di Guy Fawkes di V per Vendetta, quella di Dalì de La Casa di Carta e, ancora, quella del Joker di Joaquin Phoenix. Tutte diventate simboli di resistenza nelle proteste che attraversano le strade europee passando per il Cile e il Libano fino alle recenti sommosse che hanno agitato Hong Kong. Emblemi di un’inquietudine sociale che non conosce confini geopolitici. Nessuna differenza se sia per protestare contro un governo sordo alle esigenze e ai diritti dei suoi cittadini o per rivendicare una ridistribuzione equa contro la ricchezza in mano a pochi fortunati e ad un sistema bancario asfissiante.

La Casa di Carta 4
Una scena della nuova stagione

Ora la serie creata da Álex Pina torna con una quarta stagione – dal 3 aprile su Netflix – a meno di un anno di distanza dal capitolo precedente riprendendo le fila del racconto esattamente da dove si era interrotto. Da quel blindato fatto saltare in aria da Rio (Miguel Herran) e Tokyo (Ursula Corberó), dal Professore (Álvaro Morte) in fuga convinto che Lisbona sia morta e Nairobi (Alba Flores) che lotta per la vita e la morte dopo essere stata ferita da un cecchino. L’obiettivo è sempre lo stesso: rubare l’oro della Banca di Spagna. Ma se il colpo della prima stagione de La Casa di Carta alla zecca di Stato era basato su una ragione meramente economica dei partecipanti, ora la questione si è altamente complicata. Come mai? Tutta colpa dei sentimenti.

Una scena del La Casa di Carta 4
Una scena del La Casa di Carta 4

Dei primi cinque episodi che abbiamo potuto vedere in anteprima è lampante come le relazioni umane e sentimentali nate all’interno della banda abbiamo mandato all’aria tutti gli equilibri. É il caos il vero protagonista di questa quarta stagione. Una mancanza di gerarchie che si riflette nelle singole scelte dei protagonisti, confusi, stanchi, impauriti. A peggiorare le cose? Un nuovo nemico contro cui difendersi. Già perché la banda non dovrà vedersela solo contro Alicia Sierra (Najwa Nimri), l’ispettrice della Polizia a capo dei negoziati, ma anche con una nuova minaccia che mina la riuscita del loro piano. Novità essenziale per permettere un’evoluzione narrativa in questo nuovo capitolo de La Casa di Carta.

Lisbona e l'ispettrice Sierra
Lisbona e l’ispettrice Sierra

Un elemento negativo che potrebbe però trasformarsi per la banda nel collante necessario per ritrovare l’unita perduta. Una struttura che si ripete nell’uso dei flashback, essenziali per unire i pezzi del puzzle che li ha portati fin dentro le mura della Banca di Spagna, e della voce fuori campo di Tokyo, narratrice di una storia fatta di banconote e sangue, lingotti e lacrime ma anche risate, sesso e musica. E se Bella Ciao, simbolo della resistenza antifascista, è finito per essere intonato in stadi e discoteche di tutto il mondo in versione remix, questo quarto capitolo de La Casa di Carta ci regalerà un altro paio di tormentoni assicurati, tra Umberto Tozzi e Franco Battiato.

La Casa di Carta 4
Tokyo e Helsinki

Una serie che racchiude alla perfezione il senso del binge watching, con il colpo di scena finale posizionato ad hoc che “costringe” a continuare la visione dell’episodio successivo. Chi ama lo show, poi, ritroverà l’atmosfera ormai tipica creata da Álex Pina, tra sfumature thriller, sentimenti, eccessi ed attitudine pop. Ma questa quarta stagione aggiunge un elemento in più: la nostalgia. Quella – più che mai attuale – provata per quei giorni passati che, mentre li vivevamo, ci sembravano così simili agli altri ma, in realtà, nascondevano la felicità. Un colpo (al cuore) perfetto.

Qui potete vedere il trailer della quarta stagione:

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