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Torino Film Festival | Tra John Wayne e Oliver Stone, ecco quello che non dovete perdere

Nuovi registi e grandi nomi, scommesse ed esordi: ma cosa vedere a Torino?

L'immagine guida del Torino Film Festival 41 di nuovo affidata a Ugo Nespolo dopo la scorsa edizione. Al centro della scena Sentieri Selvaggi di John Ford

TORINO – La 41esima edizione del Torino Film Festival si svolgerà dal 24 novembre al 2 dicembre sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema – presieduto da Enzo Ghigo e diretto da Domenico De Gaetano – con la direzione artistica di Steve Della Casa, all’ultimo saluto. Nel solco della scorsa edizione, l’immagine guida è stata affidata nuovamente all’artista di fama internazionale Ugo Nespolo che declina uno dei più celebri fotogrammi di Sentieri selvaggi di John Ford in cui John Wayne tiene tra le braccia Natalie Wood, celebrando l’omaggio che quest’anno il TFF dedicherà al popolare attore, vera e propria icona del cinema americano classico.

La scena madre di Sentieri Selvaggi: parte da qui la 41esima edizione del Torino Film Festival
La scena madre di Sentieri Selvaggi: parte da qui la 41esima edizione del Torino Film Festival

Si moltiplicano le occasioni di incontro e dialogo dei protagonisti del cinema con il pubblico in questa edizione del Torino Film Festival, da Oliver Stone (che riceverà dal Museo Nazionale del Cinema il Premio Stella della Mole) a Fabrizio Gifuni, da Christian Petzold a Caterina Caselli e Paolo Conte, da Kyle Eastwood a Drusilla Foer, da Mario Martone a Barbara Ronchi, da Baloji a Thomas Cailley, da Roberto Faenza a Laura Morante sino al maestro Pupi Avati. Idee e testimonianze diverse tutte accomunate dal grande amore per la settima arte. Ma soprattutto tantissimo cinema nelle diverse sezioni del Festival.

Non Riattaccare di Manfredi Lucibello con Barbara Ronchi tra i film più attesi del Torino Film Festival 41
Non Riattaccare di Manfredi Lucibello con Barbara Ronchi tra i film più attesi a Torino

A partire dalla prima retrospettiva integrale dedicata a Sergio Citti, sino a un concorso che appare parecchio variegato a partire da Arturo a Los 30 di Martín Shanly, Birth di Jiyoung Yoo (definito come un’analisi spietata di sentimenti alla maniera di Lee Chang-dong), Camping du Lac di Eléonoire Saintagnan, Grace di Ilya Povolotsky, Kalak di Isabella Eklöf, l’animato Linda Veut du Poulet! di Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, Mandoob di Ali Kalthami, Non riattaccare di Manfredi Lucibello – un incrocio tra Locke e La voce umana – con una Barbara Ronchi in formato Tom Hardy, La Palisiada di Philip Sotnychenko, Le Ravissement di Iris Kaltenbäck, Soleils Atikamekw di Chloé Leriche e White Plastic Sky di Tibor Bànòczski e Sarolta Szabò.

Il restauro di Christine - La Macchina Infernale di John Carpenter tra i grandi eventi del Torino Film Festival 41
Il restauro di Christine – La Macchina Infernale di John Carpenter, tra i grandi eventi.

Il meglio però arriva tra i Fuori Concorso con un restauro d’eccezione fresco di quarantennale: Christine – La macchina infernale di John Carpenter. E tanti altri tra cui citiamo Une Année Difficile di Oliver Nakache ed Éric Toledano, Close Your Eyes, l’atteso ritorno alla regia di Victor Erice, Do Not Expect Too Much From The End Of The World di Radu Jude, Folle d’amore – Alda Merini di Roberto Faenza, Essential Truths of the Lake di Lav Diaz, Kubi di Takeshi Kitano, il chiacchierato Gianni Versace, l’imperatore dei sogni di Mimmo Calopresti, Yannick di Quentin Dupieux e You Hurt My Feelings di Nicole Holofcener.

John Wayne è Tom Dunson in un momento de Il fiume rosso
John Wayne è Tom Dunson in un momento de Il fiume rosso

Da segnalare, inoltre, un paio di restauri degni di nota nelle retrospettive come L’Amour Fou di Jacques Rivette, L’intendente Sansho di Kenij Mizoguchi, Uomini si nasce, poliziotti si muore di Ruggero Deodato, Il Fiume Rosso di Howard Hawks e I Cavalieri del Nord Ovest di John Ford. Ce n’è per tutti i gusti insomma in questo Torino Film Festival, tocca solo esserci.

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