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Rita Abela: «Io, tra Meryl Streep, Leo Gullotta e quella brigantessa siciliana…»

L’attrice siciliana racconta Il mio corpo vi seppellirà e la riscoperta della Storia del Sud Italia

rita abela
Rita Abela, classe 1984

MILANO – Dopo una carriera in teatro e in tv, diretta anche da Pupi Avati ne Le nozze di Laura, Rita Abela segna il suo debutto al cinema con Il mio corpo vi seppellirà, film diretto da Giovanni La Pàrola disponibile ora su CHILI. Siciliana, classe 1984, nel film – ambientato nel 1860 – interpreta Ciccilla, una brigantessa che appartiene al gruppo delle Drude. Donne forti, tenaci e coraggiose, ognuna alla ricerca di una propria vendetta. Il mio corpo vi seppellirà esplora il fenomeno del brigantaggio nel Sud e, soprattutto, ne riscopre la componente femminile. Noi di Hot Corn abbiamo chiamato Rita, che ci ha raccontato l’esperienza sul set e il suo debutto al cinema.

IO & CICCILLA – «Ciccilla è una brigantessa crudele e vendicativa, che affonda le radici in un passato molto violento. Il suo è un modo di vendicarsi nel senso originario del termine. Anticamente il vendicatore era colui che riscattava le persone da un sopruso. Pertanto è quello che io ritengo faccia Ciccilla durante il suo percorso all’interno della storia. Tutto quello che fa non è per caso. È un tentativo continuo di riappropriarsi della propria identità, di riscatto e di protezione, per sé stessa e per il suo gruppo di Drude che sente come una famiglia».

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Rita Abela è Ciccilla in una scena de Il mio corpo vi seppellirà

VITA IN COSTUME – «È stato bellissimo girare un film d’epoca e in questo siamo state molto aiutate dai costumi. Servivano ore e ore per il trucco e le parrucche, elementi fondamentali per prepararci all’azione. È stato interessante perché in questa storia viene raccontato un periodo storico del Sud Italia che spesso viene descritto in maniera diversa. Credo lasci intravedere la storia anche dal punto di vista dei vinti. Anche se poi, ne escono un po’ tutti sconfitti. Mi auguro che il film possa farlo riscoprire perché il Sud è stato veramente derubato delle proprie ricchezze. Ma non dimentichiamoci anche dell’importanza che il ruolo femminile ha avuto, aspetto che spesso viene dimenticato».

Rita Abela e le Drude de Il mio corpo vi seppellirà

IL DEBUTTO – «L’esperienza è stata meravigliosa sin dai provini. È stato un lavoro di confronto continuo, di condivisione di pensieri e di ipotesi anche nella costruzione di questo personaggio. Tutto è stato vestito in maniera lodevole, con una produzione molto presente e con una sceneggiatura scritta meravigliosamente bene. Anche con colleghe straordinarie, abbiamo condiviso tanti momenti molto forti sia durante le prove che poi sul set. È stato molto coinvolgente ed è bellissimo lasciare adesso al pubblico un film che è un genere a tutti gli effetti, un misto tra un western e un pulp, con questi personaggi che sono stati creati anche in maniera un po’ fumettistica, alternando momenti divertenti ad una crudeltà così contorta. È stato molto impegnativo e difficile da girare da tutti i punti di vista, però i riscontri che stiamo avendo sono comunque di gradimento».

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Rita Abela in scena a teatro con Leo Gullotta

FILM & ISPIRAZIONI – «Spero di non essere banale se nomino Meryl Streep. Ovviamente di lei non ho visto tutto perché ha una filmografia incredibile, però quello che noto in lei e a cui mi piace mirare, con grandissima umiltà naturalmente, è il fatto che pur avendo all’attivo una produzione infinita di lavori, non c’è mai un personaggio simile ad un altro. Si vede proprio che lei in ogni personaggio riesce a trovare l’anima, e questo è stato un po’ un insegnamento che ho avuto anche in teatro dai grandi maestri con cui ho avuto l’onore, la fortuna e il piacere di lavorare, come Leo Gullotta. Grandi personaggi che mi hanno tanto insegnato, da questo punto di vista, a trovare l’anima di un testo e di conseguenza del personaggio».

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