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Da Psycho all’esordio di Jamie Lee Curtis: la vera storia dietro il mito di Halloween

In attesa del nuovo capitolo della saga, ripercorriamo le tappe del classico horror di John Carpenter

“La vigilia di Ognissanti han paura tutti quanti: è la notte delle streghe!”. Quante volte questa filastrocca vi ha spaventato a morte? Si tratta della canzoncina che apre Halloween di John Carpenter, uno dei migliori horror del suo genere, uscito nelle sale quarant’anni fa, nel 1978, e dal 25 ottobre in sala con l’undicesimo capitolo diretto, questa volta, da David Gordon Green. Ma com’è nato il primo film della saga e perché siamo così tanto terrorizzati da Michael  Meyers?

halloween
Un’immagine del primo Halloween.

Una domanda per la cui risposta bisogna tornare indietro nel tempo, più precisamente al 1960. Non molti, infatti, sanno che l’ispirazione alla base del racconto è un’opera che ha fatto la storia del cinema. È a Psycho di Alfred Hitchcock che Carpenter, insieme alla collaboratrice Debra Hill, ha pensato per realizzare il suo film, diventato poi apri fila del genere slasher, ossia quelle pellicole caratterizzate dall’utilizzo di armi bianche da parte di assassini seriali con vittime prescelte delle giovani ragazze. Protagonista (non casuale) una sconosciuta Jamie Lee Curtis al suo debutto sul grande schermo.

Janet Leigh nella famosa scena della doccia in Psycho di Alfred Hitchcock. Era il 1960.

La scelta della Curtis si ricollega, ancora una volta, all’opera di Hitchcock. La madre della giovane attrice era Janet Leigh, interprete della famosa scena della doccia del capolavoro hitchcockiano. Un ulteriore rimando di rinforzo al film, dunque. E pensare che l’esordiente Curtis, diventata negli anni una vera e propria scream queen, venne pagata solo 8.000 dollari per interpretare la diciassettenne Laurie Strode.

Il budget per la realizzazione della pellicola era molto limitato e lo stipendio più alto andò a Donald Pleasence, ingaggiato per il ruolo dello psichiatra Sam Loomis dopo il rifiuto di Christopher Lee e Peter Cushing, e la cui partecipazione è dovuta alla figlia, colpita dal lavoro di Carpenter. La paga più bassa? Andò proprio a Michael Meyers, interpretato da Nick Castle. Anche se, nell’unico momento in cui gli viene tolta la maschera, non è il suo volto quello che s’intravede (!).

Jamie Lee Curtis e David Gordon Green sul set del nuovo Halloween.

John Carpenter tagliò altre spese del budget componendo, con lo pseudonimo della Bowling Green Orchestra, la colonna sonora diventata poi un altro grandissimo successo parallelo al film. E, nonostante le difficoltà finanziare, Halloween si trasformò in uno dei maggiori successi indipendenti di tutti i tempi, aprendo la strada ad un nuovo genere cinematografico e ad una saga che, a quarant’anni di distanza, apre ad un nuovo – si spera – terrificante capitolo. State attenti, allora: l’ombra della strega sta tornando!

Volete (ri)vedere i film della saga di Halloween? Li trovate su CHILI

  • Hot Corn Tv: L’intervista a Jamie Lee Curtis, John Carpenter e Jason Blum
  • TIFF Social: Jamie Lee Curtis, le Strode women e il ritorno di Halloween
  • La Hall H del Comic-Con, Halloween e l’abbraccio a Jamie Lee Curtis

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