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Mystic River | Sean Penn, Tim Robbins e il capolavoro di Clint Eastwood da (ri)scoprire

La genesi del film, gli Oscar e il recasting di Michael Keaton. Dietro le quinte di un grande film

mystic river

ROMA – «Aver dovuto telefonare a Clint Eastwood e dirgli: per Mystic River non hai vinto alcun premio…». Questo è il rimpianto che da delegato generale pluriventennale del Festival di Cannes attanaglia ancora oggi Thierry Frémaux. Perché quella volta, a Cannes 56, Eastwood ci andò da candidato eccellente, se non perfino l’avversario da battere. Dopo la prima mondiale tenutasi sulla Croisette il 23 maggio 2003 saranno applausi scroscianti, eppure – a leggere le statistiche da almanacco di quell’edizione – in quella Cannes di Mystic River non rimane alcuna traccia. Palma d’oro e Prix de la mise en scène ad Elephant di Gus Van Sant, Gran Prix Speciale della Giuria e Prix d’interprétation masculine ad Uzak di Nuri Bilge Ceylan, Prix d’interprétation féminine e Prix du scénario a Le invasioni barbariche di Denys Arcand.

Mystic River fu distribuito nei cinema italiani il 24 ottobre 2003
Mystic River fu distribuito nei cinema italiani il 24 ottobre 2003

Certo saprà poi rifarsi agli Oscar 2004 con l’accoppiata attore protagonista e non protagonista Sean Penn e Tim Robbins che nella storia degli Academy era successa di raro: La mia via agli Oscar 1945 (Bing Crosby/Barry Fitzgerald), I migliori anni della nostra vita agli Oscar 1947 (Frederic March/Harold Russell), Ben-Hur nel 1960 (Charlton Heston/Hugh Griffith) e Dallas Buyers Club agli Oscar 2014 (Matthew McConaughey/Jared Leto). Tutte opere che, e il loro retaggio parla chiaro in merito, sarebbero comunque entrate di diritto nella storia del cinema pure se fossero rimaste a bocca asciutta in quella notte. In questo non fa eccezione Mystic River, opera caustica dal puro cuore neo-noir di assoluto rigore registico fatta di delitti macabri e coincidenze, fantasmi di dolore inenarrabili, di sospetti che corrodono fino a rendere disumani e delle traverse vie di giustizia privata lenitiva e legalità.

Sean Penn e Tim Robbins: entrambi vinsero l’Oscar.

Del resto già il solo titolo dell’opera letteraria di Dennis Lehane del 2001 da cui è tratto – La morte non dimentica – funziona contemporaneamente da perfetta logline e da perfetta espressione dell’anima di Mystic River. Eppure, nonostante un intreccio solidissimo e leggendario già su carta, che ci crediate o meno non ebbe vita facile lo script di Brian Helgeland. Non ci credete? Provate a chiedere ad Eastwood, vi racconterà di un curioso parallelismo produttivo con il successivo Million Dollar Baby: «Mi è sempre piaciuto lo script di Dollar. Alla Warner Bros meno. Fu presentato loro e passarono oltre: È solo un film sulla boxe mi dissero, ma secondo me era anche una storia d’amore familiare e tante altre cose oltre la boxe. Mi avrebbero pagato solo i diritti domestici, per tutto il resto della produzione sarei stato da solo».

«A volte penso che… penso che ci siamo saliti tutti e tre insieme in quella macchina. E tutto questo è solo un sogno, lo sai?»

Il senso di questo aneddoto? Ascoltate bene come prosegue: «Portammo Million Dollar Baby in un paio di altri studi e lo rifiutarono, proprio come è stato rifiutato Mystic River, esattamente lo stesso schema. Persone che continuavano a chiamare e a chiedermi script e il massimo che sapevano dirmi era: Staremmo pensando a far uscire dalla pensione l’Ispettore Callaghan, che ne dici?». Disse però una cosa alla Warner che fece loro cambiare idea: «Non so se Mystic River vi farà guadagnare molti soldi, ma penso che sarà un film che sareste orgogliosi di avere in listino». Disse lo stesso per Million Dollar Baby: ci vide benissimo in entrambe le occasioni. Riuscì a farsi finanziare Mystic River con un budget da 30 milioni di dollari: ne incasserà 156 e mezzo world-wide di cui 90 nel solo mercato domestico.

Il fiume Mystic di Boston padrone della sequenza finale di Mystic River
Il fiume Mystic di Boston padrone della sequenza finale del film

Anche se, a dirla tutta, Eastwood non ha mai pensato a Mystic River come ad un grosso investimento: «In questo particolare momento della mia vita non sto facendo l’affarista, non sapevo se sarebbe andato oltre, ho davvero avuto grosse difficoltà a finanziarlo». Ciò che gli interessava era lo script, la storia e il suo cuore pulsante da crime umano. Per i ruoli dei protagonisti principali, specie per il volto e il corpo di Jimmy Markum e Dave Boyle, Eastwood aveva le idee chiare fin da subito puntando decisi, rispettivamente, Sean Penn – a cui promise un ruolo dopo che per quello da protagonista di Debito di sangue non se ne fece nulla – e quel Tim Robbins che dell’esperienza della lavorazione usò parole al miele in un’intervista: «Eastwood ti mostra un modello di come fare questo lavoro per farlo vivere e non massacrarti: non perde tempo».

«Non so se Mystic River vi farà guadagnare molti soldi, ma penso che sarà un film che sareste orgogliosi di avere in listino»
Tim Robbins in una scena del film

Robbins proseguì entrando meglio nello specifico: «Fa un ciak per scena, forse due se sei fortunato. Non ci sono campane, fischi, attacchi sibilanti, urla o attacchi d’ansia. Si arriva al lavoro al mattino e si esce, di solito, dopo pranzo. Il risultato fu l’aver dato vita a un film davvero bello che ha una vita. Ho sempre pensato che Mystic River fosse fantastico». E lo è! Per il ruolo di Whitey Powers nei piani originali ci sarebbe dovuto essere quel Forest Whitaker reso grande da Eastwood nel biopic su Charlie Bird del 1988 dal (quasi) omonimo titolo Bird, il conflitto di lavorazione con In linea con l’assassino e Panic Room gli rese impossibile prendervi parte, al suo posto l’usato sicuro Lawrence Fishburne. Come Annabeth Markum invece Laura Linney dovette quotidianamente dividersi tra i set Mystic River e Love Actually – L’amore davvero.

Kevin Bacon è Sean Devine

La curiosità più interessante riguarda però il personaggio di Sean Devine reso grandioso da Kevin Bacon ma che, in origine, avrebbe visto Michael Keaton prestarvi le fattezze. Fece perfino alcune sessioni di lettura con il cast al completo, svolto ricerche per il ruolo con il Dipartimento di Polizia di Stato del Massachusetts e iniziò a vivere a Boston per un paio di settimane. Poi l’impensabile. A nemmeno un mese dall’inizio della lavorazione ebbe una discussione feroce con Eastwood sulle ragioni del personaggio. Una settimana dopo Bacon lo sostituì e chissà come sarebbe andata con l’ex-Bruce Wayne burtoniano in scena: un’altra grande storia del nostro amato cinema.

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  • VIDEO | Qui per il trailer del film 

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