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Trouble In Mind | Ethan Coen, la genesi del rock e la stella di Jerry Lee Lewis

Prodotto da A24 e presentato al Biografilm 2023 di Bologna, il documentario racconta un mito

Jerry Lee Lewis
Jerry Lee Lewis sulla copertina di The Great Ball Of Fire nel 1957.

BOLOGNA – Fino ad oggi solo un film aveva avuto il coraggio di affrontare importanza, peso specifico e retaggio di un fuoriclasse come Jerry Lee Lewis: Great Balls of Fire! – Vampate di fuoco di Jim McBride del 1989 (che vi avevamo raccontato in un’altra puntata di Rock Corn qui) con protagonisti un grande Dennis Quaid e Winona Ryder nei panni, rispettivamente, dell’icona rock e di Myra Gale Lewis Williams Brown, cugina e futura moglie. Un biopic musicale classico, canonico, che raccontava senza troppi rischi la genesi e fulminante ascesa di The Killer, soprannominato così per i suoi modi ribelli e anticonformisti nelle esibizioni, partendo dal primo grande successo (Great Balls of Fire!). Trentaquattro anni dopo ne possiamo – fieramente – accostare un altro: Jerry Lee Lewis: Trouble In Mind, documentario d’autore firmato Ethan Coen, la prima volta da regista senza il fratello Joel.

Jerry Lee Lewis durante un’esibizione degli anni Cinquanta.

E non sarà nemmeno l’ultima visto che l’arrivo in sala di Drive-Away Dolls, primo, atteso, lungometraggio di finzione da solista di Ethan con Margaret Qualley, Geraldine Wiswanathan e Colman Domingo. Un processo di emancipazione-e-scissione del fortunato duo che ha dato alla luce opere straordinarie come Fargo, Il grande Lebowski e Non è un paese per vecchi, in realtà avviato da Joel due anni fa con il suo personale Macbeth dal bianco-e-nero scintillante e rievocativo. Ed ecco quindi l’ambizione di Ethan che cambia rotta e va verso l’amata musica (ricordate A proposito di Davis?) con Jerry Lee Lewis: Trouble In Mind presentato fuori concorso a Cannes e in Italia al Biografilm di Bologna, prodotto da A24, Live Nation Productions, Jagged Films, Inaudible Films e Shangri-La Entertainment.

Jerry Lee Lewis
JLL in un frame di Trouble In Mind.

Attraverso i contributi di Lewis, scomparso il 28 ottobre dell’anno scorso, oltre che di Mickey Gilley e della stessa Myra Lewis – Ethan offre uno sguardo elettrizzante sulla vita complessa e le esibizioni di The Killer in settantaquattro minuti di flusso di coscienza senza soluzione di continuità, in video mixtape fatto di eccessi, scandali, filmati di repertorio e tanta musica. Nonostante il sottotitolo citi un altro grande pezzo, Trouble In Mind, Ethan però non spinge più di tanto nel ricercare e spiegare le ragioni (e le controversie) del mito JLL, focalizzandosi maggiormente sul realizzare un ritratto compiuto e celebrativo che centri l’essenza di Lewis come personaggio, artista e performer. Un’opera degna di menzione che aspettiamo di vedere in sala, ma forse più adatta ai fan o ai completisti del cinema dei fratelli Coen che non ai nostalgici del rock in cerca di emozioni…

  • OPINIONI | Drive-Away Dolls, la recensione
  • ROCKCORN | Dennis Quaid e la trasgressione di Great Balls of Fire
  • VIDEO | Qui sotto JLL canta Trouble In Mind:

 

 

 

 

 

 

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