Hot Corn Staff ROMA – Ormai la domanda è inevitabile: che vediamo questa sera? Film o serie? Un action o una commedia? Risate, animazione o un drama? Dilemma continuo e scelta difficile, tanto che spesso si finisce con il passare il tempo senza scegliere. Non temete, perché ci siamo noi di Hot Corn a consigliarvi alcuni film in streaming da vedere, scelti per voi tra le migliaia presenti sulle piattaforme. Siete pronti? Seguiteci. E se volete consigliarci qualcosa: [email protected].
ESTRANEI, di Andrew Haigh – Una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra contemporanea, Adam incontra casualmente un misterioso vicino di casa, Harry, che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si sviluppa un rapporto tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi del passato e viene spinto a tornare nella città di periferia in cui è cresciuto e nella casa in cui viveva da bambino, dove i suoi genitori sembrano ancora vivi, con lo stesso aspetto che avevano nel giorno della loro morte, trent’anni prima. Un poema cinematografico sul valore della memoria e della perdita. Un’opera minimale e umana, con la testa al passato, gli occhi al presente e il cuore che non conosce tempo, resa leggenda da una coppia di talenti immensi come Andrew Scott (che abbiamo amato in Ripley) e Paul Mescal che da Normal People in poi non ne sbaglia una. Qui per la nostra recensione. Dove vederlo? Disney+
CITY HUNTER, di Yûichi Satô – Dopo aver venduto oltre 50 milioni di copie, il manga City Hunter firmato da Tsukasa Hōjō diventa (finalmente!) un film con una produzione tutta giapponese. Il protagonista dal sangue freddo ma passionale sbarca così nella Tokyo dei giorni nostri: ecco Ryo Saeba, uno sweeper che vive nel quartiere Shinjuku e si occupa di ripulire i guai all’interno del mondo della malavita. Nonostante sia un playboy con grosse difficoltà a mantenere il sangue freddo in presenza di belle donne, nel momento in cui accetta un incarico lo porta a termine sfruttando una mira infallibile, impressionanti capacità atletiche e una calma invidiabile. Un adattamento convincente per un pomeriggio spensierato. – Dove vederlo? Netflix
GLI ADDESTRATORI, di Andrea Jublin – Pasquale (Lillo) ha un solo obiettivo: riprendersi il cane dalla ex moglie. Per racimolare abbastanza soldi apre una così scuola per cani, ma – a causa di un piccolo malinteso – quelli che si troverà ad addestrare saranno invece cinque bambini pestiferi. Come farà a uscirne? Gli Addestratori, con Lillo Petrolo e Geppi Cucciari affiancati da Giovanni Vernia, Francesca Agostini, Massimo De Lorenzo, Bianca Nappi, Paolo Mazzarelli, Anita Caprioli, Francesco Pannofino. Un concept semplice, una commedia d’equivoci e poi c’è Lillo che vale sempre il prezzo del biglietto (o in questo caso la visione). Dove vederlo? Prime Video
EISMAYER, di David Wagner – Vincitore del Gran Premio della 37esima Settimana Internazionale della Critica di Venezia e designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. Eismayer, opera prima di David Wagner, racconta del vice tenente Eismayer (Gerhard Liebmann), l’ufficiale di addestramento più duro delle forze armate austriache, spietato con le reclute e incrollabile nella sua disciplina fatta di ordine, regole e durezza. Quando improvvisamente si innamora della nuova recluta Falak (Luka Dimić), la sua parte più nascosta viene scossa fino al midollo. Ispirato alla storia vera del sergente maggiore Charles Eismayer e del maggiore Mario Falak. Imperdibile. Dove vederlo? The Film Club
I SETTE SAMURAI, di Akira Kurosawa – La pellicola d’autore della settimana non poteva che essere I Sette Samurai, il capolavoro di Akira Kurosawa, giunto al settantennale (26 aprile 1954). Un’epica solenne resa nel respiro di un kolossal immenso nel valore puro e nella resa delle sue immagini, che alla spettacolarità delle scene d’azione preferisce la drammatizzazione degli eventi scenici, raccontando di uomini – siano essi contadini, briganti e samurai – e pulsioni. Un film leggendario, ispiratore di una quantità infinita di pellicole action (e non) e testimonianza storica del periodo Sengoku, che a settant’anni di distanza non perde un grammo della sua carica filmica. Qui per il nostro Longform. Dove vederlo? Prime Video
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