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Il giustiziere della notte | Da Charles Bronson a Bruce Willis, tra crimine e vendetta personale

Eli Roth firma il sequel del film cult con un nuovo sguardo. Ma da dove nasce la storia del Giustiziere?

il giustiziere della notte

MILANO – Il personaggio del Giustiziere divenne celebre grazie a Charles Bronson nel 1974, che lo interpretò nel primo film della saga cinematografica de Il giustiziere della notte: cinque film nel giro di vent’anni, per un thriller poliziesco che fa leva sulla giustizia personale. E nel 2017 è arrivato anche il remake, Il giustiziere della notte – Death Wish, firmato da Eli Roth e interpretato da Bruce Willis. Ma le vicende del Giustiziere vennero raccontate ancora prima da Brian Garfield, nel romanzo omonimo diventato poi cult (in Italia edito da Time Crime). Dietro il Giustiziere c’è un uomo, che tempo prima si chiamava Paul Kersey, medico in carriera nel pronto soccorso di Chicago.

il giustiziere della notte
Charles Bronson è Paul Kersey ne Il giustiziere della notte (1974)

Da un giorno all’altro, la sua vita viene sconvolta: durante una rapina nella loro casa, la moglie Lucy viene brutalmente uccisa mentre la figlia Jordan finisce in coma, dopo aver cercato di lottare contro i rapinatori. Emotivamente distrutto, si affida alla polizia per trovare i responsabili, ma presto perde la fiducia nelle forze dell’ordine quando gli vengono mostrati tutti i casi simili al suo che anche a distanza di anni sono rimasti irrisolti. Deciso ad avere giustizia e vendicare la sua famiglia, Kersey prende in mano la situazione e diventa il Giustiziere, deciso a scovare quei criminali e, allo stesso tempo, fare giustizia per tutte quelle vittime di crimini abbandonate dalla polizia.

Bruce Willis è Paul Kersey ne Il giustiziere della notte – Death Wish

Molto più rilevante oggi che allora, la storia creata da Brian Garfield è stata riadattata dal regista e filmata con un nuovo sguardo, più vicino alla delicata situazione contemporanea. «Sapevamo che non potevamo raccontare la stessa storia dei primi anni ’70. La situazione è molto diversa nel nostro paese in questo momento. La violenza di Paul Kersey nasce dalle sue frustrazioni per la mancanza di risorse del dipartimento di polizia. Ma quando trova un indizio, decide di inseguire i criminali che hanno attaccato la sua famiglia», spiegano i produttori. Il personaggio creato da Garfield è affascinante proprio perché si ritrova in un mondo a lui totalmente sconosciuto. È un medico, la sua missione nella vita è sempre stata quella di salvare la vita delle persone e non di porvi fine.

Bruce Willis, Elizabeth Shue e Camila Morrone in una scena de Il giustiziere della notte – Death Wish

Ma dopo la tragedia, l’uomo che era smette di esistere, e la rabbia e il desiderio di vendetta prevaricano su tutto: man mano che Kersey si avventura nella notte scopre un intero mondo di innocenti che ogni giorno vengono depredati, e si trasforma in una sorta di angelo custode per quella parte di città indifesa. Tuttavia, un ostacolo si frappone tra lui e il suo obiettivo: la polizia non può di certo tollerare la giustizia personale. E Eli Roth sembra esserne pienamente consapevole, quando afferma: «Le persone hanno la fantasia di ripulire le strade, di occuparsi da soli del crimine e di combatterlo. Questo è uno dei motivi per cui i film sui supereroi sono così popolari. Il film ruota attorno all’idea che la gente comune possa avere il potere di fermare il crimine e combattere il male».

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Qui potete vedere il trailer de Il giustiziere della notte – Death Wish:

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