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Da François Cluzet a Anaïs Demoustier | 5 grandi film visti a France Odeon

Le Guay, Giannoli, Garcia: i 5 film amati da Hot Corn al Festival del Cinema Francese di Firenze

Anaïs Demoustier in una scena di Les amours d'Anaïs.

FIRENZE – Visioni su visioni, grandi incontri e scoperte: si chiude a La Compagnia di Firenze la nuova edizione di France Odeon, festival dedicato interamente al cinema francese, forse mai così bello e interessante come quest’anno. «Dopo due anni durante i quali i festival hanno funzionato a metà , France Odeon è tornato dal suo pubblico», ha spiegato il direttore artistico, Francesco Ranieri Martinotti. «Abbiamo avuto un ampio ventaglio di scelta e crediamo di aver fatto una selezione interessante». E infatti in questi giorni abbiamo visto molti grandi film e abbiamo incontrato attori come Bérénice Bejo e Benjamin Voisin, così abbiamo deciso di fare un bilancio, raccontandovi la top 5 di Hot Corn delle cose viste a France Odeon.

Un dettaglio del poster dell’edizione di France Odeon.

L’HOMME DE LA CAVE di Philippe Le Guay – Un film bellissimo sul negazionismo in cui un grande François Cluzet (sempre più bravo, invecchia come un vino pregiato) insinua il dubbio e il male all’interno di una famiglia prima salda e unita, poi guidata e protetta da Bérénice Bejo, dolce e insieme ferma (qui la nostra intervista). L’ambiguità di Cluzet ricorda da vicino l’ossessione di Robert De Niro in Cape Fear di Martin Scorsese: entrambi si credono giusti e veri e sono solo omuncoli violenti e repressi. Memorabile. In sala nel 2022 con BIM, non perdetelo.

Una scena de L’Homme De la Cave.

ILLUSIONS PERDUES di Xavier Giannoli – Altro bel titolo visto qui, dopo il passaggio a Venezia, un kolossal spettacolare tratto dal capolavoro di Honoré de Balzac – Le illusioni perdute – e ambientato nella Parigi del XIX secolo. Divertente, commovente e vero, con un giovane protagonista, Benjamin Voisin, che avevamo visto nel bellissimo Estate ’85 e che proprio qui a Firenze abbiamo avuto la fortuna di intervistare e di scoprire umile e intelligente. Ma attenzione anche al resto del cast, perché si va da Cécile de France a Vincent Lacoste e Xavier Dolan.

Benjamin Voisin con Vincent Lacoste in Illusions Perdues.

LES AMOURS D’ANAIS di Charline Bourgeois-Tacquet – Il personaggio più bello del festival? Probabilmente proprio la giovane e bella Anais, e difficile capire se la protagonista di questa commedia sentimentale rappresenti la stessa interprete Anaïs Demoustier (ma ve la ricordate in Alice e il sindaco?) oppure la bellissima regista Charline Bourgeois-Tacquet. E ci sono anche Valeria Bruni Tedeschi e Denis Podalydès.

Anaïs Demoustier e Valeria Bruni Tedeschi in Les Amours d’Anais.

AMANTS di Nicole Garcia – Un noir intenso e romantico, in cui il rapporto tra gli amanti ricorda quello tra Sharon Stone e James Wood in Casinò, a testimonianza che gli americani hanno imparato dagli europei e poi gli europei di nuovo dagli americani. La protagonista, Stacy Martin, è semplice e elegante, credibilissima nel suo amore verso un uomo che non la vale e nel suo affetto verso un uomo che la protegge. Ma attenzione agli uomini: Pierre Niney e Benoit Magimel valgono il film.

Nicole Garcia sul set di Amants con Pierre Niney e Benoit Magimel.

MON LÉGIONNAIRE di Rachel Lang – L’amore e la vita delle mogli dei soldati, sempre in attesa del ritorno dalle loro missioni, unite in una sorta di grande famiglia che cerca di dare senso al loro sacrificio quasi sempre vano. Essenziale, molto commovente, vero nelle scene di guerra come in quelle della quotidianità di ritorno. Diretto da Rachel Lang ha una coppia di protagonisti davvero notevole e in forma perfetta: Louis Garrel e Camille Cottin. Inedito in Italia, distribuito come Our Men all’estero, è un film da riscoprire.

  • L’HOMME DE LA CAVE | Intervista a Bérénice Bejo 
  • FRENCH TOUCH | Amate il cinema francese? Ecco qui la nostra sezione

 

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