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Brothers | Gli U2, il rumore della guerra e la storia di quei due fratelli

Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal: un remake e quella grande canzone

Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal in una scena di Brothers.

PARIGI – Adesso il suo nome non dice molto (purtroppo), ma dalla fine degli anni Ottanta Jim Sheridan ci ha sempre abituati a grandi film, pellicole solide che mescolavano valore artistico e valori morali. Ricordate Il mio piede sinistro con il primo Oscar vinto da Daniel Day-Lewis? E Nel nome del padre? E il dimenticato The Boxer (lo avevamo ricordato qui)? E ancora, Le ceneri di Angela? Grande cinema di impegno civile in cui spesso le strade del regista irlandese si incrociavano con quelle di un altro dublinese come lui, Bono degli U2, che proprio su Brothers aveva accettato di dargli una mano con una perla chiamata Winter e candidata anche ai Golden Globes. Correva l’anno 2009.

Brothers
Jim Sheridan sul set di Brothers con Jake Gyllenhaal e Tobey Maguire.

Il film, con un cast che metteva in fila Natalie Portman, Tobey Maguire, Jake Gyllenhaal, ma anche Sam Shepard e Mare Winningham era – strano a dirsi – non un film originale, ma il remake americano di Non desiderare la donna d’altri di Susanne Bier, film danese del 2005 scritto da Anders Thomas Jensen, poi Oscar per il suo corto Election Night e ora anche regista di Riders of Justice, nuovo film con Mads Mikkelsen (visto a Rotterdam pochi giorni fa, trovate la recensione su Hot Corn inglese qui). Brothers, oltre alla versione americana, nel 2017 ha anche avuto un’opera con tanto di libretto firmata da Daníel Bjarnason.

Tobey Maguire con Natalie Portman in una scena di Brothers.

Candidato a sei Oscar in carriera, ma mai una vittoria (incredibile), Sheridan su Brothers – per cui non ha però ricevuto alcuna nomination – ha cercato di portare dalla Danimarca alla provincia americana una storia che non era sua, ma che sentiva di poter raccontare: «Ho visto il film di Susanne Bier e ho subito pensato che potessi rifarne una versione in inglese», ha ricordato il regista, «ma volevo portarlo in America, visto che la guerra in Afghanistan era innanzitutto una guerra americana». Così ecco i due fratelli, due grandi Tobey Maguire e Jake Gyllenhaal, ecco Natalie Portman e, come sempre, ecco i cari vecchi amici U2.

Jim Sheridan tra Bono e Edge degli U2.

Da quasi trent’anni amico di Sheridan, Bono ha visto una versione non montata di Brothers prima dell’uscita e ha cominciato a scrivere Winter, poi usata dal regista sui titoli di coda: «Solitamente i film di Jim hanno una trama piuttosto semplice», commentò il cantante degli U2, «perché la complessità sta tutta nei personaggi e nelle loro relazioni. In questo caso la trama è più complessa e abbraccia sia dinamiche familiari che il mondo esterno». Winter fu candidata al Golden Globe come miglior canzone, ma vinse poi Ryan Bingham per Crazy Heart, mentre agli Oscar non riuscì a finire in cinquina, rimandando ancora l’appuntamento degli U2 con la statuetta dopo le due nomination per Gangs of New York e Mandela. Ce la faranno mai a vincerlo? Speriamo…

  • Qui sotto potete ascoltare Winter, dalla colonna sonora.
  • STORIE | Da Berlino a Hollywood, gli U2 al cinema

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