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Rob Lowe: «911 Lone Star? Coraggio, storie vere e una serie dalle emozioni forti»

Il protagonista ci racconta in esclusiva i segreti dietro lo show. Prossimamente su STAR di Disney+

Rob Lowe e 9-1-1 Lone Star
Rob Lowe e 9-1-1 Lone Star

ROMA – Noi dall’Italia, lui dalla California. L’appuntamento via Zoom è per le nostre 18.45. Gentile, spiritoso, affabile, trascinante. Insomma è il solito e irresistibile Rob Lowe. E lo intervistiamo in occasione di 911 Lone Star (spin off di 9-1-1) che sarà prossimamente disponibile nella sezione STAR di Disney+ (ma attualmente la Seconda Stagione è in onda su FOX), in cui interpreta Owen Strand, vigile del fuoco di New York City che si trasferisce ad Austin, Texas per guidare un dipartimento devastato da una tragedia. Parallelamente, seguiamo la sua vita privata, in quanto è alle prese con la tossicodipendenza del figlio e, come se non bastasse, con una malattia appena scoperta. Rob Lowe oltre ad essere protagonista – affiancato da Liv Tyler, che interpreta il paramedico Michelle Blake – è anche produttore esecutivo insieme a Ryan Murphy, Brad Falchuk e Tim Minear. E, tra una domanda e l’altra, scherza quando dice che «Hanno incentrato lo show intorno a me, e ogni volta mi domando quale parte del personaggio io sia davvero… Ma credo si siano presi gioco di me in quanto anche in 911 Lone Star mantengo l’ossessione per il fitness e lo skin care. La cosa mi ha fatto molto ridere!».

Rob Lowe in 9-1-1 Lone Star
Rob Lowe in 9-1-1 Lone Star

Rob, quali sono le sensazioni dopo una giornata sul set di 911 Lone Star?

«Quando torno a casa dopo una giornata sul set sento di aver realmente realizzato qualcosa. Non è uno facile, c’è fisicità ed emotività. Quando giro commedie e torno a casa e ho la sensazione di aver giocato tutto il tempo, ed è fantastico, lo adoro, e sicuramente le rifarò. Ma credo sia più soddisfacente tornare a casa e pensare di aver dato il mio meglio. E una serie così ti da opportunità del genere».

La serie ha un cast variegato e i temi che affronta sono molti.

«A Hollywood c’è una grossa spinta verso la rappresentazione della diversità, in particolar modo nella narrazione. Penso sia davvero un’ottima cosa perché diversità significa raccontare storie differenti. Questo aspetto è sempre stato nel DNA dello show. È uno dei motivi per il quale abbiamo deciso di ambientare la serie a Austin, potevamo mostrare il suo lato più tradizionale e quello più moderno. Ovviamente abbiamo anche un cast variegato…Vengono tutti da posti differenti e hanno bagagli di esperienza diversi che arricchiscono i loro personaggi».

La squadra: Julian Works, Rob Lowe, Jim Parrack e Natacha Karam in 9-1-1 Lone Star
La squadra: Julian Works, Rob Lowe, Jim Parrack e Natacha Karam in 911 Lone Star

Quanto c’è di vero nelle storie che raccontate in 911 Lone Star?

«All’incirca il 90% delle storie che raccontiamo sono basate su fatti realmente accaduti. Mio figlio fa parte degli sceneggiatori e vedo a cosa va incontro quando lavora alla ricerca dei casi da trasformare in sceneggiature. Certe volte l’aspetto realistico dei fatti nelle sceneggiature è sufficiente, mentre altre volte inseriscono fatti di cronaca».

Ti sei confrontato con i pompieri reduci dall’9/11?

«Ho avuto un incredibile riscontro da parte dei veri pompieri, mi hanno fatto sentire davvero felice. Ma non ho ancora parlato con nessun pompiere da quando lo show è iniziato che abbia prestato servizio durante l’11 Settembre. Nel pilot dello show c’è una scena in cui guardo un pezzo di metallo fuso che viene dalle Torri Gemelle. E quel frammento viene realmente dalla torre nord del World Trade Center. Mi è stato consegnato da un vero pompiere in onore di suo fratello, che morì lì. Ogni volta che lo guardo penso che è un’incredibile, generoso e potente totem che mi è stato regalato».

9-1-1 Lone Star
Rob Lowe e Liv Tyler

Tra l’altro qualche anno fa sei stato salvato dopo l’incendio della tua casa.

«È stato davvero spaventoso. Poteva andare molto peggio di quanto potessi immaginare. È complicato far comprendere alla mente umana comprendere il potere e il pericolo un incendio selvaggio come quello a cui ho assistito io quattro anni fa…»

Che serie troveranno gli spettatori?

«È uno show procedurale e la gente ama questo tipo di racconto. Ci sono tutti i temi trattati da questo tipo di filone, ma ci sono anche cose che solitamente non sono presenti. Può diventare una commedia romantica, può diventare un dramma incentrato su un personaggio, può diventare anche molto divertente. Quando mi è stato proposto 911 Lone Star mi hanno detto che non aveva un tono specifico. E forse questa caratteristica lo rende vincente».

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