MILANO – Non date la colpa a Margot Robbie. Il suo Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn non è stato esattamente un successo. Consideriamolo un piccolo passo falso (eppure notevole dal punto di vista cinematografico) per l’eccentrica icona dei DC Comics, ma un grande segnale per il cinema che ha bisogno di storie nuove e altrettante protagoniste. Non è un caso, infatti, se nel 2020 vedremo molte altre eroine in sala, da Mulan a Wonder Woman. Coronavirus permettendo.

E, appunto, si comincia con Mulan. Dal 26 marzo arriva il live action dedicato alla leggendaria guerriera che salvò la Cina dagli Unni. Fiera, indomita, coraggiosa Mulan ha il volto di Liu Yifei, cantante e modella prestata al cinema. Dietro la macchina da presa la regista Niki Caro, che si è assunta la responsabilità di eguagliare, se non surclassare, il successo del popolarissimo cartoon uscito nel 1998. A sua disposizione un budget da oltre 290 milioni di dollari e mezzi pressoché illimitati. Così l’asticella è stata fissata ben al di sopra del famigerato soffitto di cristallo. Il box office si rivelerà più spaventoso degli Unni per Liu e Niki?

Di certo la loro strada è stata meno impervia rispetto a quella delle eroine di New Mutants. Magik, Mirage e Wolfsbane, interpretate rispettivamente da Anya Taylor-Joy, Blu Hunt e Maisie Williams (l’ex Arya Stark di Game of Thrones), hanno aspettato anni prima di debuttare sul grande schermo. C’entrano le riprese aggiuntive per inserire un nuovo personaggio e dare una svolta horror alla produzione, l’acquisizione di 20th Century Fox da parte di Disney, e la possibilità per il regista Josh Boone di sbizzarrirsi in fase di montaggio. Dal 2 aprile vedremo se queste mutanti riusciranno a imporsi nel mondo degli X-Men.

Chi invece gode di una certa tranquillità è Scarlett Johansson: la sua Black Widow ha affrontato ogni tipo di avventura, sempre circondata dagli altri vendicatori. Ma a otto anni dal debutto in The Avengers, Natasha Romanoff ha un film tutto suo in sala dal 29 aprile. A dirigerlo Cate Shortland: australiana, classe 1968 e alla sua prima vera prova con un blockbuster miliardario dopo alcuni buoni precedenti come Lore. In Black Widow Scarlett dovrà affrontare il passato di Vedova Nera insieme a tre colleghi d’eccezione: Rachel Weiz, David Harbour e Florence Pugh. Inutile dire che i fan hanno già analizzato frame by frame il trailer ufficiale.

Un copione già visto anche per Wonder Woman 1984. Dopo lo stupefacente risultato del film originale (822 milioni di dollari di incassi nel mondo), l’alter ego di Gal Gadot ottiene di diritto il ruolo di leader del “pink team”, formato dalle eroine che catalizzano l’attenzione degli spettatori. Il 4 giugno è la data scelta per il suo ritorno in grande stile. Insieme a lei, la dea ex machina Patty Jenkins, l’unica capace di salvare l’universo dei DC Comics puntualmente polverizzato al botteghino dai rivali Marvel. Dall’alto del suo successo, quindi Wonder Woman non è nemmeno tenuta a farci sapere cosa farà in 1984 e noi per questo la rispettiamo.

Ma la curiosità cresce anche per le eroine di The Eternals. Lì il potere coincide con un trio di prestigio Angelina Jolie, Salma Hayek, Gemma Chan, a cui si aggiungono Lauren Ridloff (sarà Makkari, prima supereroina sorda del MCU) e Lia McHugh. A dirigerle Chloé Zhao. Già apprezzata a Cannes per The Rider – Il sogno di un cowboy, la regista cinese siede al posto di comando per il secondo film della Fase 4 affidato a una donna. Merita poi una menzione d’onore Milla Jovovich, che sarà il Capitano Natalie Artemis nel fantasy-horror Monster Hunter distribuito da settembre. Diciotto anni dopo Resident Evil, Milla e Paul W. S. Anderson sono ancora una coppia sul set e nella vita. Se non è un superpotere questo…
- Niki Caro: «Mulan? Una grande sfida da vincere. Tra ribellione e femminismo»
- Black Widow | Budapest, Florence Pugh e la Fase 4: tutto quello che sappiamo
Lascia un Commento