MILANO – Sono molti i temi che vengono toccati nel salotto di Basement Café by Lavazza, il format prodotto da Lavazza e ora arrivato alla terza stagione (la potete vedere su YouTube qui). Alcuni sono temi esistenziali, altri un po’ meno, ma sono argomenti a cui tutti, prima o poi nella vita, finiamo per pensare, anche solo superficialmente. E la prima puntata della nuova stagione ha visto le riflessioni di due rapper come Massimo Pericolo e Tedua, condotti dalle domande di Antonio Dikele Distefano. E non poteva di certo mancare il cinema, veicolo di pensieri in forma di immagine in grado di far riflettere e pensare. Vediamo allora quali sono stati i film che hanno aiutato i due musicisti a raccontarsi di fronte alle telecamere di Basement Café.
In cerca di consigli? Proprio come il protagonista di He Got Game, diretto da Spike Lee nel 1998. Il giovane Jesus – interpretato dal vero cestista Ray Allen – è una promessa del basket, richiesto dai migliori college degli Stati Uniti per le sue doti come giocatore ma si trova di fronte a un bivio quando il padre, Jake (un enorme Denzel Washington), ha bisogno del suo aiuto. Il mondo e i suoi meccanismi sono complicati, Jesus è giovane e avrebbe bisogno di qualcuno che lo metta sulla giusta strada. Ecco allora che un viaggio in macchina si trasforma in un susseguirsi di consigli sulla vita e sulle scelte da fare, anche se a quel punto diventa difficile per Jesus capire a chi dare retta.
E se i consigli servono a qualcosa, magari a migliorare la nostra vita, forse persino azzardare un raggiungimento della felicità, ecco allora che La ricerca della felicità di Gabriele Muccino con Will Smith e il figlio Jaden persi per le strade di San Francisco, offre molti spunti di riflessione. Non solo sulla ricerca della felicità, ma anche su come a volte dobbiamo confrontarci con la realtà e accettare la sconfitta, accettare di non avercela fatta. Il protagonista del film alla fine ce la fa, ma questo non accade a tutti – anzi – e imparare a convivere con questa consapevolezza, di tanto in tanto, serve.
Come accade in Her, il capolavoro romantico di Spike Jonze approdato sugli schermi nel 2014 e altro titolo di cui vediamo le immagini scorrere davanti agli ospiti. Un amore unicamente e totalmente platonico, dal momento che per la prima volta non sono due persone a innamorarsi, ma è un uomo – e che uomo, Joaquin Phoenix, con baffi – a provare sentimenti per una voce digitale. Ed è forse questo che gli permette di scavare a fondo dentro di sé, fino a capire meglio se stesso e cosa vuol dire per lui amare. A chi non è mai capitato di farsi due o tre domande sull’amore nella propria vita?
E infine non poteva mancare tra i titoli citati anche una serie tv, la fondamentale The Wire, targata HBO e creata da David Simon. Forse un po’ più difficile comprendere fino in fondo per alcuni, ma non per Massimo Pericolo e Tedua, che sono partiti da qui per parlare del loro passato, del loro rapporto con la strada, delle difficoltà di viverci e lasciarla e di come questa ha influenzato il loro lavoro. Ed è bello così, come è stato creato il format di Basement Café, lasciare che i film trasportino i pensieri e, da qui, lasciare che ognuno racconti la propria storia. Fino alla prossima puntata.
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