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Giornate degli Autori 2020 | Dai film agli eventi speciali: ecco il programma

Elisa Fuskas, Elisabetta Sgarbi, Giorgia Farina, Mati Diop: l’edizione XVII è nel segno delle donne

Giornate degli Autori 2020
Giornate degli Autori 2020

ROMA – L’immagine delle Giornate degli Autori 2020 – firmata da PIZZETTIePARTNER – è emblematica: raffigura il tuffo di una donna. Un tuffo a bomba, fiducioso e vitale, ma anche sospeso e onirico. E rappresenta molto bene, come annunciato in conferenza stampa, lo stato d’animo dell’edizione di quest’anno. Perché, come da tradizione da mercoledì 2 settembre (giorno d’apertura della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia) a sabato 12 settembre la XVII edizione delle Giornate degli Autori, presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il Delegato Generale, introduce diverse novità.

Honey Cigar, film d'apertura delle Giornate degli Autori
Honey Cigar, film d’apertura delle Giornate degli Autori

A cominciare dalle presenza di Gaia Furrer, che per la prima volta firma come responsabile artistica la selezione ufficiale della sezione autonoma e indipendente promossa dalle associazioni italiane degli autori, ANAC e 100autori. Poi, il file rouge del programma è incentarto sul coraggio come risposta alla crisi; c’è una coesione tra diverse realtà (Laguna Sud porta le giornate a Chioggia) e, confermato, il progetto al femminile Miu Miu Women’s Tales. In più, gli incontri delle Notti Veneziane si spostano alla nuova Isola degli Autori.

Residue, l'esordio di Merawi Gerima è uno dei film più attesi delle Giornate
Residue, l’esordio di Merawi Gerima è uno dei film più attesi delle Giornate

Il programma? Sono 10 i film in concorso di cui 5 opere prime, 4 gli eventi speciali e 11 titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane – L’isola degli Autori per un totale di 26 nazionalità rappresentate e 11 donne dietro la macchina da presa (comprese le registe dei Miu Miu Women’s Tales). Tra gli eventi speciali fuori concorso, due nuovi corti d’autore della serie Miu Miu Women’s Tales di Małgorzata Szumowska e di Mati Diop, poi Guida romantica a posti perduti, road movie di Giorgia Farina con Jasmine Trinca e Clive Owen, il duo Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Samp, Elisabetta Sgarbi porta Extraliscio-Punk da balera e troviamo The New Gospel dello svizzero Milo Rau.

Jasmine Trinca e Cliwe Owen in Guida Romantica a Posti Perduti
Jasmine Trinca e Cliwe Owen in Guida Romantica a Posti Perduti

Tra i lungometraggi in concorso, Mama, esordio della cinese Li Dongmei, 200 Meters, co-produzione palestinese italiana per la regia di Ameen Nayfeh, dalla Russia The Whaler Boy dell’esordiente Philipp Yuryev e Conference, terzo film di Ivan I. Tverdovskiy, dall’Ungheria Preparations to Be Together for an Unknown Period of Time, secondo film di Lili Horvát. E poi la Serbia, la Slovenia e la Bosnia Erzegovina unite da Oasis del serbo Ivan Ikić. E l’Italia, ovviamente, con Spaccapietre dei fratelli De Serio e la Francia in Honey Cigar di Kamir Aïnouz. Infine, oltre l’oceano con il Canada, Saint-Narcisse di Bruce LaBruce (film di chiusura fuori concorso), e gli Stati Uniti con Residue, esordio di Merawi Gerima. Infine, a Santiago del Cile  con Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda.

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