ROMA – “Non era scontato essere qui, darci appuntamento a Venezia. Eppure, grazie al cinema, ritroviamo qualcosa di cui avevamo bisogno: socialità, condivisione, esperienza”, aveva spiegato Franco Montini, Presidente SNCCI, lo scorso luglio nella conferenza stampa della 35. Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. “La SIC si presenta con le stesse caratteristiche degli ultimi anni, e questo è un elemento importante. Ed è confermata la stessa struttura di sempre: 7 opere prime, 2 proiezioni speciali e la sezione cortometraggi, SIC@SIC”.
E, quello della SIC 2020 sarà un programma ricco, intenso e, senza dubbio, all’altezza delle aspettative, pronto a (ri)lanciare il sistema “Cinema Italia” dopo mesi di chiusura. «La crisi ci ha spinti a portare avanti la SIC, ma non ha influito in maniera negativa”, ha spiegato Giona A. Nazzaro, Delegato Generale della sezione, “Il programma? Davvero interessante. A cominciare con il film d’apertura The Book of Vision di Carlo S. Hintermann, scelto come simbolo di una rinascita a cui tutti aneliamo. E poi è un onore legare la SIC ad un film come quello di Alessandro Rossellini, The Rossellins, una storia che attraversa tutti i continenti, un monito per ricordare il lascito di uno dei più grandi cineasti”.
E, a proposito del programma – che Hot Corn, come media partner, seguirà da vicino e che CHILI invece celebrerà con una vetrina di film passati nelle scorse edizioni qui – ecco i titoli che verrano presentati al Lido dal 2 a 12 settembre. Si parte, come detto, da The Book of Vision, e poi il concorso: 50 or Twho Whales Meet at the Beach di Jorge Cuchi (Messico), Ghosts di Azra Deniz Okyay (Turchia), Non Odiare di Mauro Mancini (Italiana, Polonia), Bad Road di Natalya Vorozhbyt (Ucraina), Shorta di Anders Ølholme Frederik Louis Hviid (Danimarca), Topside di Celine Held e Logan George (USA) e The Flood Won’t Come di Marat Sargsyan (Lituania). Ed eccoci alla SIC@SIC, con il quale la Settimana della Critica ha creato un punto di riferimento per il futuro del cinema italiano. Sette i cortometraggi in concorso, con l’apertura affidata a Les Aigles de Carhage di Adriano Valerio e a chiudere Zombie di Giorgio Diritti.
Ma, come ha raccontato lo stesso Nazzaro, la SIC di quest’anno avrà come lume tutelare uno dei registi più influenti della storia del cinema: Roberto Rossellini. Infatti, come opera di chiusura, ecco l’altro evento speciale: The Rossellinis di Alessando Rossellini. “Non voglio raccontare troppo, ma in un periodo particolare della mia vita è stata una scommessa affrontare un percorso familiare con la telecamera. È stato un racconto del reale, e se c’è un valore nel mio film è la sincerità”, ha confidato proprio il regista durante l’incontro stampa. E allora, non resta che vederci a Venezia per un’edizione già memorabile.
- 35. Settimana Internazionale della Critica: il programma completo
L’immagine ufficiale della 35. SIC, disegnata dalla fumettista Fabiana Mascolo:
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