MILANO – Dopo quasi venticinque anni dall’ultima apparizione cinematografica – con il volto di James Caan in Marlowe – Omicidio a Poodle Springs di Bob Rafelson, era il 1998 – ritorna finalmente sullo schermo uno degli investigatori privati più famosi del genere giallo, nonché una delle figure più iconiche del Novecento letteraio: Philip Marlowe. Dopo essere stato interpretato da attori come Humphrey Bogart, Robert Mitchum ed Elliott Gould, il personaggio creato da Raymond Chandler questa volta viene riletto in Detective Marlowe da Liam Neeson, che abbandona i vestiti dell’uomo silenzioso e vendicativo di Taken e Io vi troverò per indossare quelli di un investigatore privato (e personaggio molto più affascinante) sulla scia della pensione ma con ancora molti casi da risolvere. Come questo.
Detective Marlowe – su Sky e in streaming su NOW – è diretto da un grande regista (spesso dimenticato) come Neil Jordan – regista de La moglie del soldato e Intervista col vampiro – che aveva già lavorato con Neeson in Michael Collins nel 1996 (ve ne avevamo parlato qui). Nel cast, ecco Diane Kruger, Jessica Lange, ma anche caratteristi come Alan Cumming, Colm Meaney e Ian Hart. Basato sul romanzo del 2014, La bionda dagli occhi neri di John Banville (in Italia edito da Guanda) che prende in prestito il personaggio creato da Chandler, Detective Marlowe ci riporta nel 1939 e ruota attorno a una scomparsa che si trasforma in un omicidio poco chiaro. Marlowe ha lasciato da anni il distintivo della polizia e lavora saltuariamente ad alcuni casi e l’arrivo nel suo ufficio di Clare Cavendish (Diane Kruger, perfetta femme fatale) che gli chiede di ritrovare il suo amante scomparso lo farà entrare Corbata Club, punto di riferimento esclusivo per i ricchi e potenti di Los Angeles, gestito da Floyd Hanson (Danny Huston).
Insomma, un classico detective movie, un film che si inserisce in un genere preciso e – di conseguenza – anche nei suoi pro e nei suoi contro. La sceneggiatura di William Monahan (premio Oscar per The Departed) segue da vicino il comparto attoriale che sorregge l’intero film, tanto che le interpretazioni di Diane Kruger, Jessica Lange (fantastica nel ruolo dell’ex diva Dorothy Quincannon) e di Neeson diventano – scena dopo scena – il centro nevralgico di Detective Marlowe. Il personaggio creato da Chandler è interessante, pieno di contraddizioni e l’attore diretto dall’amico Jordan è uno spettacolo nello spettacolo nel (ri)creare un antieroe senza tempo. Un film perfetto per chi ama polizieschi e i noir della Hollywood di ieri, nonché l’ennesima dimostrazione che Neeson invecchiando diventa come il vino buono..
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