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Io & il cinema: Kelley Armstrong

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Kelley Armstrong è una sorpresa continua: la scrittrice canadese ospite al RARE (Romance Author & Reader Events) di Roma coniuga generi diversi, spaziando tra fantasy e romance. La sua saga di maggior successo, Women of the Otherworld, è stata adattata nella serie tv Bitten (appena ripubblicato nella collana lainYA di Fazi editore), disponibile su TIMvision. Tre stagioni dedicate all’unico lupo mannaro femmina al mondo e al suo ragazzo. Poliedrica e imprevedibile, la Armstrong ha raccontato a Hot Corn la sua passione per il cinema nel nostro questionario.

Una scena di Bitten.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATA «Star Wars. Ricordo di averlo visto al drive-in con la mia famiglia durante l’estate. Era la prima volta che guardavo un film in quel modo. Un titolo epico non solo per quanto riguarda la trama ma anche per gli effetti speciali. Appena è uscito in videocassetta, l’ho visto almeno altre dieci volte».

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO «La storia fantastica. È la combinazione perfetta degli elementi che amo di più in un film: romanticismo, avventura e ironia. Se lo passano in tv mentre sto facendo altro in casa, smetto di fare quello che ho in programma e mi metto a guardarlo. Non ci posso fare niente, è più forte di me e mi rapisce ogni singola volta».

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE «Pulp Fiction. Ha una colonna sonora strepitosa e variegata, con diversi generi musicali. Dai classici alle canzoni che per me all’epoca erano del tutto nuove. È davvero la musica perfetta per un viaggio in macchina».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE «Più che un film che nessuno conosce, è uno di quelli che non ha ottenuto le attenzioni che avrebbe meritato. Si tratta di Troll Hunter, una commedia horror norvegese, ben realizzata e divertente. Per un periodo si è anche parlato di un remake americano che poi non è mai stato realizzato».

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA «Qualsiasi film che riguardi la morte di un cane eroico come Zanna Gialla o Where the Red Fern Grows. So che dovrei singhiozzare e piangere allo stesso modo per la scomparsa di un uomo eroico, ma ho questa reazione solo quando succede ad un cucciolo».

L’ARTISTA CON CUI VORRESTI COLLABORARE «Da poco ho visto Lady Bird e ho maturato un enorme rispetto per Greta Gerwig. L’idea del film è piuttosto semplice: una ragazza all’ultimo anno di liceo che si prepara ad affrontare il suo futuro. La ritengo perfetta e avvincente perché racconta molto dei rapporti al femminile: madri e figlie, e amiche».

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