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Io & il cinema: Francesco Apolloni

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Eclettico, imprevedibile e divertente: Francesco Apolloni sa come fare un’entrata ad effetto in una stanza, a prescindere che le telecamere siano accese o i riflettori puntati. Nel suo ultimo film, la commedia Malati di sesso, attualmente in sala, che ha scritto e interpretato, finisce anche sul lettino del terapeuta per una libidine un po’ troppo compulsiva. Nel cast, anche Fabio Troiano e Gaia Bermani Amaral. Nella sua carriera Apolloni si è alternato davanti e dietro la macchina da presa e bilanciando tv e cinema. Nel frattempo è arrivato in libreria con il romanzo interattivo, Perso a Los Angeles. Così, dopo Calibro 35, Rkomi e Luca Murphy, è lui il prescelto per l’intervista di Hot Corn sui film preferiti.

Francesco Apolloni alle prese con una questione difficile.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO «In C’era una volta l’America di Sergio Leone c’è tutto: la lotta per potere, l’amicizia tradita, l’amore. Sembra una tragedia di Shakespeare, ma il film quando uscì non ebbe successo perché il produttore Arnon Michan aveva tagliato i flashback dei protagonisti ragazzini ed era troppo lungo. Durava 229 minuti, con versione estesa di 251, ma dopo (si era arrivati a 139) non si capiva nulla. Ma la versione lunga è un capolavoro».

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO «Ancora C’era una volta l’America perché ogni volta che lo vedi scopri cose nuove, dettagli che ti erano sfuggiti. Il montaggio è strepitoso: capisci che Leone aveva il film in testa, gli attacchi, tra passato e presente, è come se leggessi Proust e non è un caso che allo scrittore rubò una battuta: “Cosa hai fatto tutto questi anni?” e De Niro risponde: “Sono andato a letto presto”. Il film è pieno di poesia, come la scena del bambino che aspetta la prostituta e nel frattempo si mangia la pastarella che avrebbe dovuto darle in cambio della sua prestazione sessuale… poesia pura!».

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE «Lo so, lo so, a questo punto sembrerò anche monotematico ma la colonna sonora di Ennio Morricone per C’era una volta l’America ti entra dentro e ti accompagna per sempre per il resto della tua vita».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE «Forse proprio il mio primo film come regista, Fate come noi: lo conoscono in pochi ma è un lavoro che io ho amato moltissimo».

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA «Ce ne sono tante, troppe. Forse Kenneth Branagh nell’Enrico V, quando prima di dare battaglia ai francesi di notte, solo, nascosto da occhi indiscreti, s’inginocchia e prega Dio di dare forza e coraggio a lui e ai soldati per affrontare la battaglia del giorno dopo. È una grande metafora per chiunque prega il Signore per dargli la forza di affrontare le battaglie della vita…».

IL REGISTA CON CUI VORRESTI COLLABORARE «Qui avrei una lista che non finisce più e che comprende Gianni Amelio (sono stato anche suo assistente ne Il ladro di bambini, qui sotto una scena, nda) Gianni Zanasi, Giulio Manfredonia, Daniele Vicari, Carlo Verdone, Lorenzo Sportiello. Sono tanti. Mi piace lavorare e confrontarmi con i registi che hanno passione, talento e voglia di rischiare anche se sono alla loro opera prima».

Da Ovunque tu sarai a Altromondo. Trovate su CHILI i film di e con Francesco Apolloni

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