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Io & il cinema: Calibro 35

La nuova rubrica di Hot Corn: musicisti, scrittori, attori e registi ci raccontano i loro film preferiti

I Calibro 35 in versione giallo corridoio. Foto Chiara Mirelli

Iniziamo qui una nuova rubrica di Hot Corn che abbiamo voluto chiamare Io & il cinema, ovvero un modo diverso per parlare di cinema facendolo raccontare da attori, registi, musicisti e addetti ai lavori. Partiamo da Tommaso Colliva dei Calibro 35, un gruppo che da sempre ha fatto dell’unione tra musica e cinema il suo punto di forza mescolando riferimenti vintage e soundtrack in dischi come il primo album omonimo del 2008 – in cui rivedevano score di compositori come Micalizzi, Bacalov e Morricone – oppure come l’ultimo Decade uscito lo scorso febbraio. Ecco qui Colliva alle prese con il nostro questionario cinematografico.

Tommaso Colliva in posa plastica. O quasi.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO 

«Alla fine sono e rimango un ragazzo degli anni Ottanta, non c’è niente da fare, quindi impossibile non dire Ritorno al futuro. Nel film di Zemeckis c’è dentro tutto: passato, futuro, lo skate, le chitarre elettriche… e le Nike!».

 

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO 

«Ci sono molti film che rivedrei in loop perché ogni volta che li vedo noto cose diverse e mi chiedo come avevo fatto a non notarle prima. Tra questi sicuramente devo citare La classe operaia va in paradiso di Elio Petri che tra tematica, regia, interpretazione di Gian Maria Volonté e colonna sonora di Ennio Morricone è un film davvero infinito».

 

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE 

«Tra quelle classiche direi senza dubbio Giù la testa, firmata da Ennio Morricone per Sergio Leone nel 1971, mentre tra quelle moderne Inception firmata da Hans Zimmer per Christopher Nolan».

 

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE

«Le lacrime della Tigre Nera, spaghetti western psichedelico thailandese. Ricordo di averlo visto completamente solo in un cinema gigantesco di Milano prima dell’avvento dei multiplex. Mi colpì moltissimo l’uso dei colori e il bilanciamento tra tutte le influenze: cinema asiatico, Sergio Leone, Tarantino…».

 

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA CHE LA RIVEDI…

«La scena della spiaggia di Eternal Sunshine of a Spotless Mind (Se mi lasci ti cancello, nda) di Michel Gondry con Jim Carrey e Kate Winslet. Anche se mi commuove a tal punto che praticamente non riesco più a guardare il film perché so che arriverà».

 

IL REGISTA CON CUI I CALIBRO 35 VORREBBERO COLLABORARE

«Direi Elio Petri, ma ovviamente non si può quindi divento realista e dico Gabriele Mainetti e Stefano Sollima che tra Lo chiamavano Jeeg Robot e Romanzo Criminale hanno fatto tra le cose migliori mai viste negli ultimi vent’anni in Italia».

 

  • Qui il video di SuperStudio dei Calibro 35, un video che è anche un piccolo film:

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