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Io & il cinema: Marco Ponti

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Marco Ponti vanta un curriculum versatile, che spazia dai video, Vasco Rossi per Il mondo che vorrei, ai fumetti, Un appartamento a Torino. Il suo ultimo lavoro, che lo ha visto impegnato nella doppia veste di sceneggiatore e regista, è la commedia on the road Una vita spericolata – la trovate su CHILI – con protagonisti un tris di astri composto da Lorenzo Richelmy, Matilda De Angelis ed Eugenio Franceschini. Ponti si è sempre distinto per la sapienza nel raccontare storie d’attualità e temi sociali con leggerezza fin dal debutto con Santa Maradona. In oltre quindici anni di carriera ha confermato le aspettative dell’ottimo esordio dietro la macchina da presa. Sempre al passo con i tempi, Ponti è stato capace di descrivere le emozioni e le insicurezze delle nuove generazioni con commedie delicate e divertenti. Qui lo abbiamo messo a confronto con il questionario cinematografico di Hot Corn.

Lorenzo Richelmy, Matilda De Angelis ed Eugenio Franceschini in una scena di Una Vita Spericolata.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO «Senza alcun dubbio: Guerre Stellari. Mi aveva così travolto ed entusiasmato che con tutto quello che avevo nel salvadanaio comprai per posta il libro The Art Of Star Wars e provai a leggerlo, pur non sapendo l’inglese. Quando vidi la scritta: Episode IV – A New Hope andai un po’ in confusione e mi chiesi disperatamente cosa fossero i tre “precedenti”. Il film lo vidi al Cinema Massaua di Torino – all’epoca seconda visione – con i miei genitori e mio fratello. Poi non so quante altre volte l’ho rivisto: al cinema, in VHS, in DVD, in Blu-Ray. Lo so a memoria. A questo ci aggiungo una tripletta vista sempre da bambino in rassegne estive: Incontri ravvicinati del terzo tipo, Apocalypse Now, 2001: Odissea dello spazio. Lì ho capito la potenza immensa del cinema».

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO «Ce ne sono tantissimi, ma provo a citare i primi che mi vengono in mente e in ordine sparso. Partiamo da E.T l’Extraterrestre di Steven Spielberg, poi L’ultimo dei Mohicani, Marrakesh Express, 8 e ½ di Fellini e Lo chiamavano Trinità».

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE «Lost Highway, da Strade perdute di David Lynch. Ci sono anche i Rammstein. Mica roba da sentire come sottofondo mentre si prende l’aperitivo…».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE «Il regista è uno dei più famosi della storia del cinema, Jean-Luc Godard, ma conosco ben pochi che hanno visto il suo Pierrot Le Fou. Un film perfetto, insuperabile, indimenticabile, con Jean-Paul Belmondo e Anna Karina. Questo vale anche per Susanna! di Howard Hawks».

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA «Il finale de L’ultimo dei Mohicani, di Michael Mann, quando la ragazzina si lascia cadere giù dal dirupo piuttosto che finire nelle mani dei cattivi».

L’ARTISTA CON CUI VORRESTI COLLABORARE «Un compositore contemporaneo tedesco che si chiama Nils Frahm. Geniale».

 

Volete (ri)vedere Una vita spericolata? Lo trovate su CHILI

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