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Io & il cinema | Camilla Filippi: «Tim Burton, Alfonso Cuarón e perché vedere Harold e Maude»

La rubrica di Hot Corn in cui musicisti, scrittori, attori e registi raccontano i loro film preferiti

Camilla Filippi riflette sui suoi film preferiti. Foto di Alessandro Pizzi.

ROMA – Camilla Filippi è ormai un volto familiare per il pubblico televisivo italiano: puntata dopo puntata, ha fatto compagnia agli spettatori con alcune delle fiction più amate, da Non uccidere a Tutti pazzi per amore passando per Il capitano fino a Tutto può succedere. Ma non solo: l’attrice bresciana – vista da poco anche ne La stanza, ve ne avevamo parlato qui – alterna la recitazione all’arte e alla scrittura (seguitela su Instagram se vi piacciono le sorprese), il piccolo al grande schermo, anche perché il cinema ha sempre fatto parte del suo DNA, come racconta ad Hot Corn nel nostro questionario cinematografico, Io & il cinema.

IL PRIMO FILM CHE TI HA FOLGORATO – «Nessun dubbio: Edward mani di forbice di Tim Burton con un grande Johnny Depp. Perché? Perché è un film che racconta qualcosa che è sempre contemporaneo: la paura del diverso. E lo fa con uno sguardo magico e meraviglioso… »

IL FILM CHE RIVEDRESTI ALL’INFINITO – «Vediamo: qui dico Io e Annie di Woody Allen con una meravigliosa Diane Keaton perché è sempre bello quando persone speciali entrano a far parte della nostra vita. Anche se poi se ne vanno…».

LA COLONNA SONORA FONDAMENTALE – «Qui più che una sola colonna sonora singola, di un singolo film, cambio e invece dico praticamente qualsiasi composizione firmata da Danny Elfman. Perché? Perché credo sia un autore che ha un’anima riconoscibile in ogni film per cui compone…».

IL FILM CHE AMI E CHE NESSUNO CONOSCE – «Lo conoscono probabilmente in pochi, troppo pochi. Si tratta di Harold e Maude, film di Hal Ashby del 1971, con Bud Cort e Ruth Gordon, una pellicola che ho sempre amato per l’ironia e la profondità nel raccontare una storia d’amore inaspettata».

LA SCENA CHE TI COMMUOVE OGNI VOLTA – «In realtà non una scena, ma molte, perché qualunque sequenza mi commuove: insomma ho la lacrima piuttosto facile, lo confesso. Ogni volta che c’è una scena di sentimento con grandi interpreti allora non ho pudore nel lasciarmi andare…».

L’ARTISTA CON CUI VORRESTI COLLABORARE – «Alfonso Cuarón. Ho amato I figli degli uomini, Gravity e altri suoi film. Trovo che, pur variando genere e tipologia di narrazione, in ogni storia sia profondamente interessato all’umanità che contraddistingue i suoi personaggi. Non è poco. E poi ha diretto uno dei film preferiti dai miei figli: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban».

  • Trovate le altre puntate di Io & Il Cinema qui
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