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65 – Fuga dalla Terra | Adam Driver, fucili, dinosauri e un cult da non perdere

Un B-movie per tutte le stagioni tra Il Pianeta delle Scimmie e The Last of Us? Sì. Più o meno…

65 – Fuga dalla Terra
Adam Driver in una scena di 65 – Fuga dalla Terra

ROMA – Dopo un catastrofico incidente su un pianeta sconosciuto, il pilota Mills scopre di essere effettivamente bloccato sulla Terra, ma sessantacinque milioni di anni fa. Che fare? Ora, con una sola possibilità di salvataggio, Mills e l’unico altro sopravvissuto, Koa, devono farsi strada attraverso un terreno sconosciuto pieno di pericolose creature preistoriche in un’epica lotta per la sopravvivenza. Questa la sinossi di 65 – Fuga dalla Terra con protagonisti Adam Driver, Ariana Greenblatt e Chloe Coleman, un film scritto e diretto da quei Scott Beck e Bryan Woods co-sceneggiatori del cult A Quiet Place – Un posto tranquillo, che al loro quarto film da registi alzano il tiro e portano all’estremo l’idea di B-movie per tutte le stagioni, come ai vecchi tempi. Facile, del resto, quando puoi dar forma al tuo high-concept con un budget sostanzioso da 91 milioni di dollari.

Prodotto da Sony/Columbia e distribuito da Warner Bros Entertainment, 65 - Fuga dalla Terra è il nuovo film di Scott Beck e Bryan Woods
Adam Driver in una scena del film, diretto da Scott Beck e Bryan Woods

Producono Sam Raimi, Deborah Liebling e Zainab Azizi per Sony/Columbia che con 65 – nei cinema ora grazie a Warner – serra le fila di un’ipotetica (e sfortunata) trilogia tematica con After Earth e Passengers che potremmo inquadrare più o meno in questo modo: «Film di fantascienza che iniziano con un’astronave danneggiata da uno sciame di asteroidi». Il punto a favore di 65 però, rispetto ai capitoli precedenti, sono i dinosauri, tantissimi dinosauri! Non particolarmente definiti in CGI a dire il vero – eccetto che un T-Rex morfologicamente riecheggiante al predecessore analogico di Jurassic Park ma ben gestiti dallo script dal registro filmico survival horror di Beck e Woods alla voce jumpscare, ora facendoli sbucare dal buio, ora in attacchi frontali alla luce del giorno…

Adam Driver e Ariana Greenblatt in una scena di 65 - Fuga dalla Terra
Protagonisti: Adam Driver e Ariana Greenblatt

E poi c’è Driver che come ex vice caporale del corpo dei Marines – arruolatosi nel 2001 come volontario nella Compagnia di Supporto del 1° Battaglione 1° Reggimento Marine come Mortaista, fu congedato nel 2004 dopo la campagna in Iraq – per la prima volta in tredici anni di carriera può finalmente sfruttare l’addestramento alle armi del suo passato militare per ragioni cinematografiche. E infatti funziona dentro il mondo di 65 – e tanto nel suo essere il classico film cucito addosso alla star messa in copertina – proprio grazie all’aura attoriale di un Driver in grado di garantire ora fisicità e destrezza nelle sequenze action, ora intensità e misura in quelle più introspettive. Grande merito, in tal senso, alla gestione caratteriale dell’eroe Mills da parte di Beck e Woods.

65 - Fuga dalla Terra è il primo film in cui Adam Driver può sfruttare il suo passato da Marines
65 – Fuga dalla Terra è il primo film in cui Adam Driver può sfruttare il suo passato da Marines

Nel delinearne i contorni in fase di scrittura infatti han scelto di smussare un po’ gli angoli, addolcendoli. Mostrandoci così un eroe inarrestabile, un perfetto mix tra John Rambo della saga omonima e Dutch di Predator, ma fallibile, spaesato, ritrovatosi di colpo nel Cretaceo. Da qui prende forma il concept rigorosissimo di 65. Un Il Pianeta delle Scimmie alla rovescia nel suo essere un viaggio straordinario a ritroso nel tempo, contaminato però da suggestioni e sapori in stile The Mandalorian/The Last of Us nel raccontare di una dinamica genitoriale putativa in un mondo ostile e sconosciuto. Un già visto insomma, ma talmente riuscito nei suoi adrenalinici 93 minuti di buon ritmo, da meritarsi quanta più attenzione possibile dal grande pubblico pagante.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film: 

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