MILANO – No, non tutti i mostri sono selvaggi. Un monito raggelante, eppure ricco di significato. Un monito che racchiude la trama di The Woman, distribuito in Italia da Midnight Factory. Siamo nel 2011 e Lucky McKee – già conosciuto per May e The Woods e che nel 2022 ha fatto uscire Old Man – presenta al Sundance il suo nuovo titolo che ha una tematica molto femminile. McKee venne però accusato (ingiustamente) di misoginia, anche se la sceneggiatura non presenta nulla di maschilista, anzi. Con uno stile personale e controllo registico, il regista americano riesce in un prodotto ben confezionato, dalla fattura sensibile e personale. La donna che dà il titolo al film non è altro infatti che il capo di quel clan (di feroci cannibali) di Offspring – pellicola del 2010 – sopravvissuta e divenuta adulta.

Motore di The Woman – che potete recuperare in streaming su Prime Video in flat – un nucleo familiare composto da un padre, modello del maschio alfa a stelle e strisce, tre figli educati e una moglie amorevole e repressa. Lo spettatore è subito immerso in un’atmosfera di plastica, all’interno di una famiglia perfetta dove però si annida il Male, che si nutre di dominazione e schiavitù. Durante una battuta di caccia, infatti, l’uomo incontra nei boschi una donna selvaggia e la prima idea che entra nella sua mente è catturarla per condurla ed educarla alla civiltà. La Donna, segregata in cantina, diventa il tassello che scomporrà l’infelice quadretto familiare. A farla da padrone, nel suo tentativo di civilizzazione, saranno sadismo e maschilismo mentre l’educazione sommessa esploderà in una violenza senza eguali. Una violenza lenta ma imprescindibile, liberatoria.

La pellicola è ricca di riferimenti alla società assuefatta al modello patriarcale: un’ideologia, questa, che domina bramante di potere, rifiutando ogni forma di diversità. Violento sì – scene splatter e suspense non mancano -, ma mai gratuitamente, The Woman è un horror poco citato, scandito da elementi chiave del genere di appartenenza in una narrazione ben strutturata al punto da non risultare mai banale. McKee, nonostante i limiti di budget, rifugge dai cliché, reinventandosi minuto dopo minuto durante tutta la pellicola, regalando così a The Woman un taglio personale che spicca in una categoria cinematografica in cui è la capacità di distinguersi a fare la differenza.
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