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«X-Men? Un inno sincero alla diversità» | Sophie Turner e il cast raccontano Dark Phoenix

Il film, diretto da Simone Kinberg, uscirà il 6 giugno. Ecco le nostre interviste ai protagonisti

Michael Fassbender, Sophie Turner, Jessica Chastain e James McAvoy al photocall di Londra.

ROMA – «Gli X-Men sono la mia vita da molti anni. Amo questi personaggi, sono cresciuto con loro, leggendo questi fumetti», riflette l’esordiente Simon Kinberg, regista di X-Men: Dark Phoenix, durante l’incontro con la stampa in live streaming da Londra. Kinberg è sì al debutto, con un budget pesante da giustificare, ma è legato alla famiglia degli X-Men addirittura dal 2006, quando firmò la sceneggiatura di Conflitto Finale, seguito poi da Giorni di Un Futuro Passato e Apocalisse. «Sul set mi sono sentito al sicuro, non avevo paura, non ho avvertito pressione. Ci siamo divertiti nel girarlo. Qui c’è più dramma e realismo rispetto agli altri film. Ho cercato di sfruttare i punti di forza della saga».

X-Men: Dark Phoenix, l'incontro con il cast
Il regista e il cast durante l’incontro

Il film (no, non possiamo ancora rivelare nulla), ruota intorno a Jean (Sophie Turner), colpita da una potente nebulosa cosmica. Strani effetti e la sensazione che ci sia qualcosa di storto, avvertita anche dagli altri X-Men. Dal professor Xavier interpretato da James McAvoy alla Mystica di Jennifer Lawrence, passando per Bestia (Nicholas Hoult), Tempesta (Alexandra Shipp) e Scott “Ciclope” Summers (Tye Sheridan). E proprio Sophie Turner racconta così la sua Jean: «Un personaggio pieno di difetti, a tutto tondo, come siamo essere noi donne. È bello far parte di un film in cui siamo tutti protagonisti, non solo come mutanti», prosegue l’ex Sansa Stark de Il Trono di Spade, «Con me c’è Jessica Chastain, che mi da una sorta di potere, anche se lei è la cattiva del film».

Così abbiamo chiesto alla Chastain com’è prendere parte al mondo dei cinecomics ormai sempre più vicini e sensibili alle minoranze. «Il merito dell’inclusione va dato al pubblico. Sono loro che decidono cosa vedere, scegliendo film e supereroi che hanno spinto gli Studios ad evitare stereotipi. Anzi, mi auguro che molte donne si identifichino in questi personaggi». Nel film di Kinberg, fa il suo grande ritorno anche Michael Fassbender, aka Magneto, che riflette sul senso stesso degli X-Men. «Il mutante più forte qui è una donna, vero, ma il centro del film sta nel fatto che un gruppo di persone si senta emarginato. Purtroppo nel mondo questa cosa c’è, da sempre. Gli umani hanno atteggiamenti tribali, accentuati dal periodo buio che stiamo vivendo».

X-Men: Dark Phoenix, l'incontro con il cast
Michael Fassbender è Magneto

L’altro protagonista è Charles Xavier, anima complessa e profilo irresistibile, descritto così da James McAvoy: «Le bugie? Cerco di evitarle se non è necessario, in modo egoistico. Charles fa questo nella pellicola, anche se non ci riesce. La sua missione è trovare il bene, in tutti»X-Men: Dark Phoenix sarà l’ultimo capitolo della saga (ri)cominciata con X-Men – L’Inizio, del 2011. Chiaro l’aggancio agli Avengers e al loro mondo, inevitabile quindi l’ipotesi di vedere i Mutanti al fianco di Hulk o dei Guardiani della Galassia. A rispondere, è lo stesso regista: «Ho iniziato a lavorare con gli X-Men prima che la Disney comprasse Fox. Questo è il culmine della nostra storia, non ho pensato a sequel. Perché poi non bisogna pensare al futuro, ma vivere il presente».

Michael Fassbender, Sophie Turner, Jessica Chastain e James McAvoy a Londra

Da una storia all’altra, finendo per alternare le epoche. «In Dark Phoenix siamo negli Anni Novanta. Il periodo non doveva essere un personaggio», prosegue Kinberg, «e quindi lo stile è diverso dai precedenti film. Forse più grezzo, con la camera a spalla per seguire l’emotività dei personaggi, mettendoli fianco a fianco, con i loro poteri». Niente divisione, ma una famiglia, grande e inclusiva, in cui riescono a rispecchiarsi i ragazzi di ieri e di oggi. «Le divisioni di oggi, tra diversi, creano paura», conclude Fassbender, «le lezioni del passato non le abbiamo ancora imparate. Nonostante questo sono ottimista, credo che il futuro sarà migliore. Perché? Credo nelle nuove generazioni».

Qui potete vedere il trailer di X-Men: Dark Phoenix:

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