ROMA – «La mia diversità? Ci faccio i conti tutti i giorni però, sicuramente, ho imparato ad abbracciarla, ad accettarmi, a sentirmi bella nonostante i continui e crudeli paragoni con mio padre. Per quanto riguarda Scarface, che cito nel film, adoro la scena in cui Tony Montana dice: “Voi avete bisogno di puntare il dito per sentirvi buoni, ma voi non siete più buoni di me. Sapete solo nascondervi meglio”. Questa è la sensazione che ho avuto tutta la vita nei confronti delle persone. Mi additavano, mi giudicavano in quanto vera, coraggiosa, spontanea. E questo veniva sempre frainteso. Inoltre il coraggio di essere se stessi da molto fastidio in un mondo in cui l’ipocrisia è la prima scelta…». Vera Gemma racconta a Hot Corn Vera, il film diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel, in concorso nella sezione Orizzonti di Venezia 79, per il quale ha vinto il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile. Un’intervista in cui l’attrice parla di emancipazione, cappelli texani, pregiudizio, fiducia nell’animo umano e le emozioni che il film ha suscitato in giro per l’Europa. In sala dal 23 marzo con Wanted Cinema.
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La video intervista a Vera Gemma è di Manuela Santacatterina:
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