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Da Tom Petty a Elmer Bernstein: la playlist di Hot Corn

Tutto il meglio ascoltato in settimana tra cinema e serie tv dalla nostra redazione

THEME SONG – Michael Giacchino. Da Jurassic World – Il regno distrutto

Colin Trevorrow, dopo Jurassic World, ha ceduto il timone della regia a Juan Antonio Bayona. A tre anni dagli eventi raccontati nel capitolo precedente, ritroviamo Owen Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) impegnati in una nuova spedizione. Altro ritorno gradito quello di Michael Giacchino alle musiche con una partitura orchestrale in cui inserisce elementi della colonna sonora di John Williams. Protagonisti assoluti gli archi, capaci di alternare epica e tensione, affiancati da fiati e percussioni grazie ai quali regala sfumature tematiche alla score.

2CHARLIE – Colin Stetson. Da Hereditary

Scritto e diretto da Ari Aster, Hereditary è uno degli horror (sovrannaturali) più acclamati degli ultimi anni. Distribuito dalla A24 e presentato al Sundance, il film vede protagonista una famiglia capitanata da Toni Colette e Gabriel Byrne alle prese con la sinistra eredità lasciata loro dalla madre di lei. Il sassofonista Colin Stetson ha realizzato una score di genere all’altezza del film grazie alla commistione di elementi elettronici e distorti all’interno di una struttura classica. Brani angoscianti e vibranti.

3I WON’T BACK DOWN – Tom Petty. Da Veep 5

Nei giorni scorsi è stata rilasciata la prima immagine della stagione conclusiva di House of Cards. Ma la politica sul piccolo schermo non è raccontata solo in toni cupi. Veep (lo trovate qui) ne è la conferma. Julia Louis-Dreyfus è Selina Meyer, Vicepresidente degli Stati Uniti che sogna lo Studio Ovale ed è circondata da incompetenti e inetti che rappresentano il profilo peggiore della politica. Tra i brani presenti nel corso delle varie stagioni abbiamo scelto un classico firmato Tom Petty: I Won’t Back Down.

SUITE – Elmer Bernstein. Da L’uomo dal braccio d’oro

Frank Sinatra, Eleanor Parker e Kim Novak. Un terzetto esplosivo scelto da Otto Preminger per portare sul grande schermo l’adattamento de L’uomo dal braccio di ferro di Nelson Algren. Oltre alla locandina disegnata da Saul Bass, il film è celebre anche per un’altra collaborazione prestigiosa: la colonna sonora firmata da Elmer Bernstein, la prima interamente jazz scritta appositamente per un film. Vivace, seducente, vorticosa, frizzante, malinconica. Una partitura semplicemente perfetta alla quale è impossibile resistere.

CELEBRATE – Lorne Balfe. Da Un sogno chiamato Florida

Presentato alla Quinzaine di Cannes 2017, Un sogno chiamato Florida (ve l’abbiamo raccontato qui) è tra quelle pellicole arrivate, contro ogni previsione, a raggiungere una nomination agli Oscar. Disponibile su CHILI Un sogno chiamato Florida è diretto da Sean Baker che già aveva dato prova di talento e ingegno con Tangerine. La colonna sonora è affidata a Lorne Balfe che realizza composizioni orchestrali dove gli archi, grazie a una melodia carica di speranza e apertura, rappresentano la predisposizione d’animo dei piccoli protagonisti.

MAIN THEME – Jerome Moross. Da La vendetta di Gwangi

Il western fantascientifico diretto da James O’Connolly nel 1969 rivive grazie alla riedizione della colonna sonora di Jerome Moross. Ambientato in una valle inviolabile del deserto nella quale vivono creature bizzarre, il film è passato alla storia per gli effetti speciali del pioniere Ray Harryhausen. Ascoltando la score di Moross si ha l’impressione di venir catapultati indietro nel tempo tanto è forte l’impronta classica dei brani incentrati sull’uso di fiati e strumenti ad arco.

BE WHO YOU ARE – The Kooks. Da Shameless 8

Ben più celebre dell’omonima serie inglese creata da Paul Abbott da cui prende ispirazione, la versione americana di Shameless è arrivata alla sua ottava stagione. Al centro sempre la quotidianità tragicomica dei Gallagher capitanati dall’inaffidabile capofamiglia Frank (William H. Macy). Ogni episodio è colmo di brani, elemento caratteristico dello show. Dall’ultima serie, disponibile anche in Italia, noi di Hot Corn abbiamo scelto il timbro inconfondibile del leader dei Kooks, Luke Pritchard, con Be who you are.

OUVERTURE – Frederick Loewe. Da My Fair Lady

Diretto da George Cukor nel 1964, My Fair Lady è l’adattamento del musical di Alan Jay Lerner, a sua volta ispirato a Pigmalione di George Bernard Shaw. Un classico del cinema con protagonista Audrey Hepburn nel ruolo della fioraia Eliza Doolittle trasformata per scommessa in una donna di classe dal professor Higgins. La colonna sonora è del compositore Frederick Loewe che già aveva collaborato con Lerner sul musical. Brani senza tempo che ritrovano nuova linfa grazie alla riedizione masterizzata della Broadway Records.

THE BRONZE – Josh Homme. Da Oltre la notte

Presentato in concorso a Cannes 2017, Oltre la notte di Fatih Akin è ispirato all’attentato di matrice neonazista avvenuto a Colonia nel 2004 (ve lo abbiamo raccontato qui). In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da aggressività e odio, il cinema può aiutarci a capire molte cose. Se volete (ri)vederlo lo potete pre-ordinare su CHILI insieme alla magnifica colonna sonora realizzata dal leader dei Queens of the Stone Age, Josh Homme. Brani elettro-rock che racchiudono tutta la rabbia e disperazione della protagonista interpreta da un’ottima Diane Kruger.

INSTRUMENTAL COLLAGE – Peggy Williams. Da The Nest of the Cuckoo Birds

Scritto, diretto, prodotto e interpretato da Bert Williams, The Nest of the Cuckoo Birds è un horror del 1965. Andato perduto, il film è finito nel dimenticatoio fino a quando una copia in 35mm è riapparsa in un teatro abbandonato di New York. Nicolas Winding Refn lo ha fatto restaurare con l’intenzione di caricarlo online. La colonna sonora è curata dalla moglie del regista, Peggy Williams. Composizioni influenzate da sonorità esotiche e fluide, dove chitarra, percussioni e fiati creano un’atmosfera seducente.

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