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To You, From Me | La Corea degli anni Novanta, Jang Sun-woo e quel film scandalo

Fuori concorso al Far East Film Festival un cult coreano del 1994. Ecco perché è ancora rilevante

Lo scrittore, la donna misteriosa: i protagonisti di From Me, To You.

UDINE – La scena che forse descrive meglio To You, From Me è il folle gesto di un uomo che, dopo aver essiccato per mesi delle bucce di banana, le sbriciola e le fuma per poi vomitare per terra. Jang Sun-woo, oltre a innescare momenti esilaranti e tragicomici, gioca costantemente con il sesso e un con erotismo sfrenato, estremizzandolo talmente tanto da renderlo uno dei protagonisti che muovono le fila della storia. Far uscire un film del genere nel pieno degli anni Novanta e del boom delle commedie romantiche coreane lo ha reso un caso sociale, odiato e adorato come ogni opera che si pone verso un estremo, e di conseguenza il film di maggiore incasso del 1994 in una Corea del Sud destabilizzata e stordita da un progetto fuori da ogni schema visivo e narrativo.

To You, From Me
Una scena di To You, From Me.

Proiettato fuori concorso alla 25ª edizione del Far East Film Festival di Udine per omaggiare uno dei registi coreani più importanti delle ultime decadi, To You, From Me utilizza la metafora del sesso per affrontare il ruolo dell’ambizione, dell’importanza e delle contraddizioni che hanno i ruoli all’interno della società. Uno scrittore di Daegu vive nella vergogna per essere stato accusato di plagio dopo aver vinto un premio con il suo romanzo. La spiegazione? La storia è frutto di un sogno, ma non convince nessuno. Un giorno però alla porta si presenta una donna che sostiene di aver fatto lo stesso sogno. La seducente Ba-ji entra nella vita del triste scrittore senza preavviso e i due intrattengono una relazione a sfondo sessuale che si trasforma in una convivenza che tenta di risollevare le sorti dello scrittore e spalancare le porte del successo di una donna sempre più misteriosa.

Il film è tratto da un romanzo: Lies di di Jang Jung-il.

A intromettersi dentro questo rapporto sarà il migliore amico dello scrittore, un banchiere insoddisfatto e impotente, che con la sua presenza e le sue parole causerà fratture e disvelamenti dentro un legame malsano e disfunzionale, così da mischiarne e rimescolarne i ruoli per creare un nuovo equilibrio. To You, From Me, come il libro da cui è tratto (Lies di Jang Jung-il), non è costruito su una struttura narrativa precisa, ma su divagazioni e cornici che si intrecciano e si incastrano al fine di esplorare da varie prospettive il tema dell’ambizione, dell’ispirazione e dell’apparenza. Jang Sun-woo entra nella vita di uno scrittore bugiardo che cerca nella letteratura la realtà utopica di scrivere la realtà, ammaliato da una musa che lo immobilizza, lo disvela, lo soddisfa ma non lo riempie di nuove parole, lo soddisfa ma poi lo rinnega per il successo.

La relazione tra lo scrittore e la donna miisteriosa.

Il regista sudcoreano utilizza la fugacità del sesso e l’attrazione sociale del successo per smascherare i suoi tre personaggi e mostrarli come delle marionette legati e guidati dai desideri e le tentazioni a cui ogni essere umano viene sottoposto, soggiogato, ammaliato. Jang Sun-woo – con un film sessualmente schietto e divertente, ma anche grottesco e inquietante – mette in mostra le dinamiche più illogiche e irrazionali dell’uomo, che restano sotterrate e nascoste e che però sono quelle più forti, quelle che guidano e influenzano il nostro stare al mondo…

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