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La Disney incappa nella polemica di Aladdin

Sul set di Guy Ritchie la pelle di alcuni attori sarebbe stata ritoccata digitalmente. Vero o falso?

Will Smith e il primo selfie sul set di Aladdin

Come già scritto più volte qui su Hot Corn, uno degli attuali progetti di casa Disney è la progressiva realizzazione della versione live action dei capolavori animati più famosi: dopo Alice In Wonderland, Cenerentola di Kenneth Branagh, Il Libro della Giungla di Jon Favreau e il trionfo de La Bella e la Bestia, tra i titoli in preparazione spicca ora Aladdin, che vedrà addirittura il prode Guy Ritchie dietro la macchina da presa. La storia dello straccione di Agrabad che, grazie all’intervento del genio della lampada, riesce a trasformarsi in principe e a conquistare il cuore della principessa Jasmine rivivrà quindi con attori in carne e ossa che, nello specifico, saranno: Mena Massoud nei panni di Aladdin, Naomi Scott in quelli di Jasmine e Will Smith in quelli del Genio.

Mena Massoud – che sarà Aladdin – in posa con il Blu-ray del cartoon sul suo profilo Instagram

Se questi interpreti si contraddistinguono per essere di carnagione scura, quindi fedeli all’etnia dei personaggi originali, non è così per alcune comparse: sembra infatti che la Disney, nonostante l’abbondante presenza di attori mediorientali, abbia preferito ingaggiare persone di razza caucasica per poi “scurirle” artificialmente grazie al trucco. La denuncia dell’accaduto arriverebbe dalle testimonianze di altri interpreti di Aladdin, in particolare Kaushai Odedra che, intervistato dal Sunday Times, ha detto: «La Disney sta diffondendo un messaggio: il colore della tua pelle, la tua identità e le esperienze che hai vissuto non sono nulla che non possa essere controllato e cancellato».

Il profilo Instagram di Naomi Scott, che interpreterà Jasmine in Aladdin.

A fronte di questa accusa, i portavoce della Disney si sono giustificati sostenendo che si tratta solo di un centinaio di persone, ingaggiate per interpretare delle sequenze che esigevano particolari abilità tecniche: si tratterebbe quindi di stuntman, controfigure o persone che devono saper recitare con gli animali, “scurite” allo scopo di amalgamarle con il resto del cast. In tutta questa storia anche l’attore iraniano Navid Negahban – che sarà il sultano – ha voluto dire la sua, definendo il film come un grande giardino dai mille fiori, con una presenza di diverse tipologie di fiori. A questo punto, non resta che attendere l’uscita del film nelle sale: 24 maggio 2019.

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