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American Horror Story: Ryan Murphy anticipa le prossime stagioni

Il produttore ha rivelato come potrebbero essere l’ottava e la nona stagione

Nonostante gli inevitabili alti e bassi che contraddistinguono ogni serie che si rispetti, il successo di American Horror Story non accenna a diminuire, anzi, al punto che il creatore Ryan Murphy avrebbe già confermato non solo l’ottava stagione, ma anche la nona. Forte della presenza fissa dei suoi due interpreti di punta, Sarah Paulson ed Evan Peters, il produttore ha svelato qualche anticipazione in merito a ciò che aspetta i fan.

In occasione del tour invernale della Television Critics Association, Murphy avrebbe infatti risposto alle pressanti domande dei giornalisti, dichiarando che l’ottava stagione sarà ambientata nel futuro. Se ci si sofferma a riflettere sulle ambientazioni delle stagioni passate, in effetti, ci si può rendere conto di come siano state sfruttate sia la dimensione del presente, che quella del passato, intersecate tra di loro. La dimensione futura, invece, non era mai stata sfruttata. Una lacuna alla quale Murphy rimedierà nella prossima stagione. Il produttore ci ha tenuto però a specificare che i nuovi episodi non saranno di stampo fantascientifico: il futuro da lui inteso, infatti, sarebbe quello immediato, che riguarda i prossimi dieci anni. Niente macchine volanti, ma, più semplicemente, una personale predizione di ciò che ci attende entro un breve lasso di tempo.

La vera rivelazione, tuttavia, è stata in merito alla nona stagione: sembra infatti che sarà un crossover tra due stagioni precedenti, vale a dire la prima (Murder House) e la terza (Coven). I motivi della scelta? «Ci stiamo lavorando, non sarà l’ottava stagione, probabilmente sarà quella successiva», ha spiegato Murphy, «Abbiamo già discusso su come fare e preso diverse decisioni, ma non sarà l’ottava stagione perché molti attori non sono disponibili e io li rivoglio tutti. Voglio Dylan, Connie, Jessica Lange. Tutti quanti – anche Kathy Bates. Ecco perché stiamo andando a rilento: dobbiamo incrociare gli impegni di venticinque persone».

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