OLBIA – Ci sono un luogo e un tempo dove il cinema si fa conoscere in tutti i suoi aspetti e diventa motivo di confronto tra diverse realtà. L’Olbia Film Network non è un semplice festival, è molto di più. Accanto alla competizione ufficiale, gli Industry Days – cinque giorni di appuntamenti professionali – sono dedicati a tutti gli operatori del settore e hanno permesso al festival di ritagliarsi una posizione di primo piano sul panorama italiano ed europeo. Dai panel, fino alle masterclass e ai pitch, il mercato permette al cinema esordiente di crescere e svilupparsi, dando ai giovani registi e attori la possibilità di confrontarsi e presentare nuovi progetti ai produttori.
Ivan Olgiati di Articolture ha dichiarato: «Nei festival, attraverso questi momenti di condivisione si riesce a capire quali possano essere le storie del domani. Le giornate come queste servono sia agli autori per presentare i progetti, sia a noi produttori per scovare nuovi talenti e per cercare di comprendere dove sta andando la filmografia del domani». Un’esperienza che è stata giudicata molto positivamente anche dai giovani autori. Matteo Nicoletta, che ha presentato il suo progetto Briganti, ci ha detto: «È un’ottima opportunità. C’è un grande ascolto da parte delle produzioni nell’iniziare nuovi progetti». «Un’esperienza ottima, direi. Abbiamo trovato degli interlocutori molto aperti, un ambiente molto rilassato e professionale», ha aggiunto Vincenzo Cardona, che presentava Operazione Paganini.
L’Olbia Film Network, giunto alla sua quarta edizione, si conferma anno dopo anno un punto di riferimento per registi e produttori, ed è a pieno titolo indirizzato a diventare il centro di sviluppo della giovane imprenditoria cinematografica nazionale. Quest’anno non è stato facile per nessuno, ma da Olbia arriva un forte segnale di ripresa e un po’ anche di speranza. Tra le opere presentate (sempre di alta qualità) e gli Industry Days, non si può non sottolineare anche l’aspetto umano che anima il festival e che coinvolge tutti i partecipanti. Un luogo di scambio e confronto dove nascono nuovi progetti, nuove collaborazioni e nuovi modi di pensare e realizzare il cinema, sullo sfondo dei paesaggi della Sardegna.
Francesca Vargiu, Festival & Market Manager, ha sottolineato: «Oltre alla soddisfazione per i numeri nonostante il periodo, i contenuti che siamo riusciti a condividere con le persone che hanno partecipato al nostro festival sono stati di altissimo livello. La collaborazione con le istituzioni e gli enti ha creato una sinergia percepibile e vibrante. Sono felicissima del fatto che comunque si sia riusciti a realizzare un festival in presenza e che questa cosa sia stata riconosciuta da tutti, da giornalisti, partecipanti, ma anche dai talent. Sono molto soddisfatta di quello che siamo riusciti a fare. Il mio motto di questi giorni è “siamo riusciti a fare un pane ottimo quasi senza farina”, e credo che sia un grandissimo traguardo». Niente da aggiungere, i risultati parlano da soli.
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