Lorenzo Crestani 
Al gala d’apertura della stagione di danza classica dell’American Ballet Theatre sembrava di essere sul set de Il Cigno Nero. E non solo perché si è tenuto al Lincoln Center, ambientazione che fa anche da sfondo al film, ma perché tra le ballerine che sulle punte hanno intrattenuto noi spettatori c’erano le attuali stunt che appaiono sullo schermo. Facendo poi una ricerca più approfondita ecco che abbiamo scoperto chi è l’artefice di quelle piroette eseguite perfettamente dalle attrici di Hollywood che, quasi in una notte, diventano prime ballerine.
Kurt Froman potrebbe non essere sul radar dei cinefili – come si dice qui – ma è, senza dubbio, un nome molto conosciuto tra gli ammiratori della danza. Ex membro del New York City Ballet, è stato il coach di Natalie Portman e Mila Kunis sul set de Il Cigno Nero, così come di Jennifer Lawrence nel recente Red Sparrow (vi abbiamo raccontato dell’anteprima newyorchese qui). Froman è «il guru del balletto a Hollywood», sa come predisporre le persone alla danza e, soprattutto, sa come ridurre a un anno di produzione ciò che normalmente viene fatto in oltre dieci anni di allenamento e, ancor più, di gavetta.
Prendete il caso di Red Sparrow: anche se nel film viene mostrata solo la parte superiore del corpo della Lawrence, l’attrice ha imparato tutta la coreografia, creata non certo pensando ai piedi di una principiante. Dovevano colpire il climax e la caduta del movimento, e le sue movenze dovevano essere perfettamente in sintonia con Isabella Boylston – prima ballerina dell’American Ballet Theatre – se non in termini di qualità, almeno per la dinamica e il giusto posizionamento di busto, braccia e spalle. Non semplice.
Nel corso di tre mesi e mezzo di allenamento, Froman ha lavorato con la Lawrence – principalmente nel suo studio di Los Angeles – per quattro ore al giorno, cinque giorni alla settimana. Una preparazione iniziata con lo stretching e con l’uso di pesi leggeri per aiutarla con l’apertura delle gambe. Il coreografo voleva che l’attrice capisse quali gruppi muscolari fossero coinvolti e come la maggior parte delle persone, camminando, ruotino le spalle. Le ballerine, invece, devono fare il movimento inverso in modo che le loro braccia siano un’estensione della schiena e che l’intero allineamento del corpo allunghi loro il collo.
Anche se la Lawrence è un’attrice, Froman non le ha facilitato gli esercizi, anzi. Le ha voluto far capire come intensità e disciplina siano caratteristiche determinanti per una ballerina. Durante le riprese, invece di usare un microfono, era in piedi dietro la cinepresa di fronte a lei, in modo che tra i due si creasse un momento di intimità che la facilitasse nel miglior modo possibile. Anche se, ovviamente, alcune sequenze – come quella d’apertura – sono state realizzate in CGI, con una combinazione di immagini della Lawrence e della Boylston.
Dopo che Sarah Lane, allora solista dell’American Ballet Theatre, si esibì come stunt di Natalie Portman facendo scoppiare una polemica postuma (non pensava di aver ottenuto il titolo che meritava e rilasciò un’intervista in cui raccontava la sua verità), ci ha incuriosito come mai Isabella Boylston, una ballerina al top della sua carriera, abbia deciso di partecipare ad una produzione simile. Sono state le sue stesse parole a darci una risposta: «Qualunque opportunità abbia di far arrivare il balletto a un pubblico più ampio possibile, ecco, credo che sia sempre qualcosa su cui investire».
- Potete vedere il film con Jennifer Lawrence su CHILI qui: Red Sparrow
- Potete (ri)vedere il film di Darren Aronofsky su CHILI qui: Il Cigno Nero
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