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Miss Marx | Massimo Cantini Parrini: «I miei costumi? Un viaggio tra passato e presente»

La nostra intervista ad una delle eccellenze italiane, da poco entrato tra i membri dell’Academy

Massimo Cantini Parrini e i suoi abiti
Massimo Cantini Parrini e i suoi abiti

BARI – Massimo Cantini Parrini è un’eccellenza italiana. Fiorentino di nascita, è uno dei costumisti più apprezzati in Italia e all’estero, considerato da molti “l’archeologo della moda”. Tanti i film di cui si è occupato, tra cui Favolacce dei Fratelli d’Innocenzo, ma ha lavorato  anche con Matteo Garrone per Il racconto dei racconti, Dogman e Pinocchio, e, ora, in Miss Marx di Susanna Nicchiarelli che corre a Venezia 77. Lo abbiamo incontrato al Bif&st di Bari, e ci siamo fatti raccontare della sua grande passione per i costumi, tra il suo processo creativo e la recente conquista dell’Academy.

I COSTUMI – «La passione è nata da piccolo. Sono stato fortunato perché da subito la fascinazione per l’abbigliamento è nata dentro di me frequentando la sartoria di mia nonna a Firenze, e da lì mi si è aperto un mondo, le stoffe hanno fatto scattare qualcosa in testa per cui vedere delle cose inanimate trasformarsi in una cosa animata che cammina con l’essere umano è meraviglioso. Ed ho iniziato a collezionare anche abiti antichi, abiti magari di famiglia che trovavo e da lì mi è scattato questo meccanismo di voler ricreare il mondo passato. Quindi tutti i miei studi sono stati incentrati sulla storia del costume. Il costumista è un percorso che è arrivato con il tempo, io avrei voluto fare lo storico del costume all’inizio e poi invece siamo arrivati qua.»

Massimo Cantini Parrini e Pinocchio
Massimo Cantini Parrini e Pinocchio

IL VINTAGE – «Per me è molto più complicato affrontare un film contemporaneo che un film in costume perché avendo davanti agli occhi la realtà tutti i giorni la traduzione che io posso avere tra lo schermo e lo spettatore è molto più difficile, perché riuscire a dare un carattere a un personaggio che arrivi e che crei empatia e affezione con chi guarda il film per me è la parte più difficile. Infatti cerco sempre di scegliere film contemporanei dove io posso apportare qualcosa, non lavoro con sponsor, lavoro con il vintage, anche rifacendolo con le mie sarte, però ho bisogno che ci sia sempre la verità sopra i vestiti perché è importante. Noi siamo fatti di vintage, nei nostri armadi abbiamo cose all’ultima moda ma anche cose del passato soprattutto a cui uno si affeziona.»

IL PASSATO – «Il film in costume essendo invece chiuso, essendo il passato una storia a sé – perché ogni passato, anche antico, è chiuso in 24 ore – è più semplice. È più semplice lo studio, la documentazione: quando si parla di costume non c’è possibilità di scelta. Un attore o un regista accettano il periodo storico che stanno affrontando, cercando di limare un po’ quelle che possono essere le cose ridicole o meno addosso però insomma è molto più facile per me, anche perché è un bagaglio culturale che io ho. Ho studiato costume da sempre quindi è più facile.»

Miss Marx: Romola Garai e gli abiti di Massimo Cantini Parrini
Miss Marx: Romola Garai e gli abiti di Massimo Cantini Parrini

L’ACADEMY – «Membro di giuria? È un’emozione grande perché ti guardano anche dall’estero, anche se tu sei piccolino in Italia, il tuo lavoro arriva anche lì. E questo è bello perché comunque è fatto in Italia e quindi il made in Italy, non solo per la moda, non solo per le macchine o per lo sport, è visto anche da persone importanti come l’Academy. È stata una sorpresa enorme. Tra l’altro pensavo ad uno scherzo, infatti con Favino ci siamo scritti “ma è vero oppure è una bufala?”. Avere la possibilità di fare parte di un mondo che è inarrivabile per noi, quasi, è un’emozione grande tanto che a volte ancora dico “sarà vero oppure no?”»

GRAND BUDAPEST HOTEL – «In quale film avrei voluto lavoare? Tantissimi film. Dall’inizio della storia del cinema ad oggi. Un film che io avrei amato fare degli ultimi che ho visto è Grand Budapest Hotel, lo trovo un film meraviglioso e il lavoro di Milena Canonero è altrettanto pazzesco. Ma ce ne sono moltissimi, veramente tanti che mi sarebbe piaciuto fare. A me piacerebbe molto un’operazione. Mi piacerebbe che lo stesso regista chiamasse tre costumisti e facesse tre film per vedere poi ognuno la visione che ha dello stesso progetto. Mi piacerebbe molto come esperimento.»

Qui il trailer di Miss Marx:

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