ROMA – Il nuovo Sundown e il cinema francese, Jacques Audiard e il futuro, il film con Daniel Auteuil e quel cult mai dimenticato con Joaquin Phoenix: Lucy De Crescenzo, CEO di Europictures, dopo aver chiuso il 2021 con un Leone d’oro sullo scaffale, vinto grazie a La scelta di Anne – L’Événement di Audrey Diwan, riparte dal nuovo (grande) film di Michel Franco con un enorme Tim Roth perso ad Acapulco (qui la nostra recensione) e si siede con noi di Hot Corn per fare il punto sul cinema che verrà. Ma non solo, anche sul momento (complicato) della sala dopo questi due anni di pandemia. «No, non è un momento facile per le sale, ma io sono fiduciosa, il cinema sarà sempre necessario…».

SUNDOWN – «Cominciamo da Sundown? Sì. Michel Franco mi aveva colpito già due anni fa con una pellicola come Nuevo Orden (lo trovate ora qui in streaming su CHILI, nda), Leone d’argento a Venezia. Appena ho visto Sundown però mi ha molto colpito, sia per il suo modo di girare che per l’interpretazione incredibile di Tim Roth, quasi apatica. Il film cambia completamente ad un certo punto e, proprio mentre sei immerso nei tempi lenti messicani, ti porta altrove. Come Europictures ci siamo sentiti subito di prenderlo perché era nel nostro stile…».
LA NOSTRA CIFRA – «La cifra di Europictures credo sia sintetizzata bene da un film come Parigi, 13Arr. in cui un regista come Jacques Audiard è riuscito a fare un quadro perfetto sulla vita sentimentale dei giovani di oggi. Qualcuno ha detto che lui, a settant’anni, è riuscito a raccontare i ragazzi come nemmeno un regista giovane saprebbe fare. Vero. Audiard, grazie anche alla scrittura con Céline Sciamma, ha firmato un film nuovo, con un linguaggio moderno, in una Parigi che in realtà potrebbe essere qualsiasi posto del mondo. La cifra è un po’ questa, che è anche quella del nuovo film di Claire Denis, Avec amour et acharnement, che porteremo in sala nei prossimi mesi».

IL CINEMA – «La sala sta vivendo un momento difficile, è vero, ma penso che alcun film rimangano fatti esclusivamente per il cinema, la loro fruizione dev’essere in sala. Per questo vanno protetti e vanno sostenuti, penso soprattutto al cinema di qualità. Io ci credo ancora e non a caso in piena pandemia con i cinema chiusi ho investito rilevando alcune sale del Circuito Cinema. Aspettiamo che venga tolta la mascherina all’interno per ripartire ancora meglio, ma sono convinta che il cinema sarà sempre la destinazione di un prodotto di qualità. Probabilmente per i film di fascia media le piattaforme saranno la giusta destinazione…».

IL NOSTRO VIAGGIO – «Ormai sono tredici anni che abbiamo intrapreso questo viaggio e credo possiamo dire che abbiamo sempre cercato di portare film di qualità. Non dimentico che i primi passi furono producendo Pasolini di Abel Ferrara, con cui andammo in concorso alla Mostra di Venezia, ma tra i tanti ricordo sempre volentieri A Beautiful Day con un grande Joaquin Phoenix (ora in streaming, recuperatelo assolutamente, nda) prima dell’exploit di Joker. E poi The Specials, Undine, Figli del sole, la vittoria a Venezia con La scelta di Anne…».

IL FUTURO – «L’asso nella manica? Beh, diciamo che nei prossimi mesi sentirete parlare molto di Other People’s Children di Rebecca Zlotowski con Virginie Efira e Chiara Mastroianni, credo ci sarà anche una bella sorpresa molto probabilmente, ma non posso dire nulla (ride, nda). Poi ancora cinema francese perché avremo The New Toy con la coppia Jamel Debbouze e Daniel Auteuil e anche Maria Into Life di Lauriane Escaffre che ci darà delle belle soddisfazioni. Insomma, il nostro bel viaggio continua, siamo sempre lanciati verso il futuro…».
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