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Leonardo | Ma quanto c’è di vero nella serie con Aidan Turner e Matilda De Angelis?

Un dipinto perduto, una modella e le licenze artistiche: ma Caterina da Cremona è realmente esistita?

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ROMA- “L’uomo più instancabilmente curioso della storia”. Inventore, pittore, scienziato, anatomista, ingegnere. E la lista potrebbe continuare a lungo. Leonardo da Vinci incarna nel profondo l’uomo rinascimentale e la sua figura, misteriosa e geniale, non smette di destare interesse e stupore a distanza di secoli. Al punto che, dopo numerosi film e documentari, ora è il turno di una serie, Leonardo – dal 23 marzo su RaiUno per quattro prime serate -, cercare di svelare qualcosa in più sulla vita e l’arte dell’artista. Una parola che sembra perdere di significato davanti alla grandezza del suo genio, troppo semplice per contenerne la moltitudine di ingegno e grandezza che la sua mente ha creato.

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Matilda De Angelis è Caterina da Cremona

Cosa muoveva la sua infinita immaginazione? Quale travaglio nascondevano le sue più grandi creazioni? E chi era la donna misteriosa che ha ispirato il suo capolavoro perduto, Leda col cigno? Sono queste le domande da cui parte la serie con protagonista Aidan Turner nei panni di Leonardo Da Vinci. Lo incontriamo in una cella, barba incolta e un’accusa infamante sulle spalle: quella cioè aver avvelenato la sua musa e modella prediletta: Caterina da Cremona. Ma chi era questa donna che nella serie ha il volto di Matilda De Angelis?

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Aidan Turner e Matilda De Andelis in una scena di Leonardo

Di lei si sa pochissimo. Praticamente nulla. Le uniche informazioni certe della sua esistenza sono date da alcuni contratti in cui il pittore la richiedeva come modella. E proprio di uno di questi dipinti, Leda col cigno, non abbiamo altro che bozzetti di Leonardo, uno studio di Raffaello e copie dipinte dai suoi allievi. Se ne può ammirare una copia, ad esempio, alla Galleria Borghese di Roma dipinta, si ipotizza, dal pittore leonardesco Cesare da Sesto ma ce ne sono altre sparse tra gli Uffizi, la Wilton House di Salisbury e il Castello Sforzesco di Milano. Da quel dipinto finito chissà dove gli sceneggiatori di Leonardo hanno preso spunto per romanzare la vita del pittore e donare una nuova vita a quella modella per secoli rimasta nient’altro che un nome su qualche documento.

Un dettaglio della Leda col cigno attribuito a Cesare da Sesto che raffigurerebbe Caterina da Cremona

Musa, amica, amore platonico, confidente. La Caterina da Cremona di Matilda De Angelis è raccontata come figura centrale della vita di Leonardo al punto che la sua morte da il via a una crime story rinascimentale attraverso cui dipanare la vita del pittore. Una scelta che a molti ha fatto storcere il naso. Fino a dove può spingersi l’immaginazione quando si ha a che fare con la Storia? Ne è un esempio anche la scelta di attribuire al Leonardo di Aidan Turner l’intuizione architettonica che avrebbe permesso al Verrocchio, di cui era allievo, di porre con facilità la grande sfera dorata che svetta sul Duomo di Firenze che gli era stata commissionata a metà del Quattrocento.

Aidan Turner in una scena della serie

La risposta agli appunti sulle incongruenze storiche? Arriva da uno degli sceneggiatori, quella leggenda di Frank Spotnitz (già nome dietro X-Files e I Medici), durante la presentazione via Zoom della serie: «Abbiamo letto un numero esagerato di biografie, incontrato storici, avuto scambi con esperti a cui abbiamo letto trattamenti e sceneggiature. È stato un processo di sviluppo lungo per arrivare all’essenza di un uomo complesso. Volevamo dire qualcosa di vero, dare la possibilità di guardare nella verità di Leonardo. Siamo riusciti a creare degli elenchi di persone che lo frequentavano all’epoca e dare a questi personaggi il ruolo di traghettatori della storia. Arrivati alla fine vi renderete conto del perché non avete mai sentito parlare di Caterina da Cremona. È una serie tv ed è necessario tessere una serie di elementi per intrattenere il pubblico. Quindi sì, ci siamo concessi delle licenze artistiche…».

Qui potete vedere una clip di Leonardo:

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